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Nuova carta scolastica del Canton Ticino
Area didattica


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25.11.2021

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A settembre è stata pubblicata la nuova carta scolastica del Canton Ticino. Oltre alla carta topografica del Canton Ticino sul retro sono presenti una serie di carte tematiche e grafici aggiornati, elaborati con diversi collaboratori scientifici. Stampata da Orell Füssli Kartographie, in Ticino è distribuita da Armando Dadò editore, Locarno.

La pubblicazione di una nuova carta topografica del Cantone Ticino offre l’opportunità di aggiornare pure i complementi tematici che l’accompagnano, con l’obiettivo principale di suggerire chiavi di lettura utili alla comprensione e contestualizzazione, anche temporale, delle strutture e dei processi territoriali.

Nel solco di una tradizione alimentata un’ultima volta nel 2009 da Paolo Crivelli e Ivano Fosanelli, in veste di esperti per l’insegnamento della geografia, intendiamo così continuare a garantire l’immediata fruibilità di supporti strumentali al passo con i tempi e idonei per un uso didattico nella scuola dell’obbligo. Proprio nell’ottica dei processi d’apprendimento di competenze geografiche, l’eterogenea raccolta di carte tematiche, tabelle, grafici e immagini satellitari che accompagna la prospettiva topografica, contribuisce ad ampliare notevolmente gli ambiti e le operazioni di rappresentazione spaziale su cui risulta possibile lavorare con gli allievi.

In un periodo di particolare fermento che andrà con ogni probabilità a incidere significativamente sulle logiche di partizione territoriale, sull’organizzazione complessiva e sulle modalità di inserimento del cantone Ticino nel contesto lombardo-germanico, gli strumenti prodotti ci sembrano di notevole interesse. Emerge un quadro sociale e territoriale destinato a conoscere, in tempi piuttosto brevi, ulteriori mutamenti. Immaginare scenari su come uscirà il Ticino dal decennio in corso, rappresenta in quest’ottica uno spunto didattico stimolante, a cui si vuole mirare perseguendo lo sviluppo di preziose competenze trasversali legate all’immaginario, alla creatività e allo spirito critico.

Appare ad esempio spontaneo interrogarsi sul destino prossimo dei fondivalle e dei contesti collinari del Cantone, chiedendosi se continueranno a essere investiti da fervore edilizio. Altrettanto logico risulta domandarsi se le ripercussioni socio-territoriali dell’inedita fase di contrazione demografia che stiamo attraversando, si prolungheranno nel tempo.

In un frangente post-pandemico, risulta imprescindibile occuparsi anche dell’evoluzione incerta delle attività economiche e della loro localizzazione; cercando in particolare di capire in quale misura la concretizzazione della Città-Ticino, favorita dalla recente epocale rivoluzione dei collegamenti ferroviari, saprà produrre complementarietà interne e un inserimento competitivo sull’asse nord-sud.

Con vivo interesse vanno parallelamente monitorate le ripercussioni di politiche messe in campo per migliorare l’offerta complessiva dei trasporti pubblici e della mobilità lenta; come pure di strategie pensate per preservare spazi agricoli, biodiversità e qualità paesaggistica. Da ultimo, ma non in ordine di priorità, un’attenzione costante va inevitabilmente riservata all’adattamento delle misure di contenimento di pericoli ambientali accentuati dai cambiamenti climatici. Partendo da aggiornate rappresentazioni dell’attuale assetto territoriale cantonale e seguendo opportune procedure disciplinari è in conclusione auspicabile che ogni futuro cittadino venga indotto a tratteggiare prospettive.