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[tab title="Pagina%201"]Come illustrato nel capitolo sulle finalità formative, la competenza linguistica si sviluppa già a partire dal 1°ciclo per poi proseguire nel 2° e 3°ciclo con lo studio specifico delle lingue seconde.
1° ciclo
Nel 1°ciclo si inizia la sensibilizzazione alle lingue in generale. Attraverso la valorizzazione delle lingue parlate in casa dai bambini alloglotti, questi ultimi vengono aiutati a costruire un’identità sociale nella quale queste lingue occupano uno spazio importante.
Inoltre, il lavoro di valorizzazione delle lingue presenti in classe pone le basi per un’apertura sulla diversità: a partire dalla constatazione che alcuni bambini parlano più lingue essi capiscono che l’italiano non è l’unica lingua esistente, ma che è un sistema linguistico tra altri. Uscire da una rappresentazione monolingue del mondo è una condizione indispensabile per aprirsi prima alle altre lingue e, in un secondo momento, per l’apprendimento delle lingue a scuola.
I bambini imparano che molte lingue sono legate da rapporti di «parentela», che ci sono prestiti continui fra loro e che esse evolvono costantemente. Attraverso le attività di Eveil aux langues si vogliono accogliere e legittimare le lingue di tutti i bambini, tematizzare il ruolo dell’italiano e l’esistenza del plurilinguismo e sensibilizzare i bambini a realtà culturali diverse dalla loro. Attraverso la scoperta di alcuni fenomeni linguistici, soprattutto in ambito fonetico, viene stimolata la curiosità dei bambini e vengono sviluppate le prime strategie di osservazione.
Il Portfolio europeo delle lingue (PEL) è uno strumento ideale per integrare tale lavoro.
2° ciclo
Premessa
In questa fascia di età l’approccio didattico orientato all’azione si traduce in alcuni concetti che fanno parte di una visione olistica dell’apprendimento del bambino. Le due componenti essenziali, la volontà di agire e le emozioni, costituiscono la tela di fondo su cui innestare l’insegnamento del francese. Partendo da situazioni di comunicazione reali il bambino impara il francese. Attraverso l’uso di espressioni fisse (chunks), l’imitazione, la ripetizione e la memorizzazione in situazioni ludiche il bambino si appropria progressivamente ed in modo implicito delle strutture linguistiche elementari. Grazie al confronto principalmente implicito con un altro sistema linguistico (lingua madre o lingua del territorio), l’allievo comincia a rendersi conto che la lingua è un sistema con regole di funzionamento proprie che possono essere diverse o uguali alle altre lingue.
Comprensione orale
L’allievo è confrontato con situazioni di comunicazione legate al suo mondo: famiglia, scuola, passatempi, cibo, feste, ecc. Viene abituato sin dall’inizio ad una varietà di voci e intonazioni. Canzoni e filastrocche costituiscono una parte importante dell’input linguistico per aiutare a memorizzare alcuni chunks e intonazioni tipiche del francese.
Comprensione scritta
Vengono proposti testi molto brevi e semplici che riprendono elementi incontrati nelle situazioni orali legate alla vita di tutti i giorni. L’allievo è in grado di capire informazioni essenziali grazie a strutture memorizzate o singole parole conosciute.
Produzione orale (partecipazione a conversazioni e produzione orale continua)
Con parole semplici e chunks l’allievo riesce a dare informazioni sulla propria persona, sui suoi gusti e sulle sue preferenze. Impara le principali forme di interazione quali saluti e forme di cortesia. È in grado di rispondere ad alcune domande essenziali e formularle a sua volta.
Produzione scritta
L’allievo è in grado di riprodurre modelli di testo e di personalizzarli per descrivere situazioni semplici della propria vita quotidiana. È in grado di completare formulari che chiedono informazioni sulla propria persona e scrivere messaggi molto brevi.
Dimensione plurilingue ed interculturale
Entrando in contatto con le lingue e le culture presenti in classe l’allievo prende coscienza di realtà differenti dalla sua. Valorizzando le lingue di origine dei bambini si stimola la curiosità e l’apertura di tutti verso mondi diversi che coesistono in una società plurilingue.[/tab]
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3° cicloPremessaGli allievi imparano a riflettere sul loro modo di lavorare, sui loro modi di apprendere e sviluppano man mano strategie di apprendimento e tecniche di lavoro, scegliendole in funzione del compito comunicativo che devono risolvere. Per le competenze ricettive si tratta ad esempio di attivare le preconoscenze, di concentrarsi su quello che è conosciuto e di reperire informazioni da elementi extralinguistici. Per le competenze produttive si tratta di applicare strategie quali pianificare il testo (scritto e orale), organizzarlo secondo il tipo di discorso, monitorarlo e riformularlo utilizzando modelli conosciuti. A queste si aggiungono strategie di natura metodologica, quali saper usare un dizionario, saper consultare altri mezzi per reperire informazioni (p.es. grammatica scolastica, supporti informatici), usare varie tecniche di memorizzazione, ecc.La riflessione esplicita sul funzionamento delle diverse lingue (compresa l’italiano come L1) favorisce il collegamento tra i singoli saperi disciplinari e contribuisce allo sviluppo di una competenza plurilingue, rendendo così più efficace l’apprendimento in generale delle lingue.
L’autovalutazione accompagna il processo di apprendimento in tutte le sue fasi. Attraverso la riflessione sul proprio modo di lavorare, sulla progressione fatta, l’allievo impara da un lato a riconoscere i suoi punti deboli e forti e dall’altro a gestire in modo sempre più autonomo il suo apprendimento.
Comprensione oraleL’allievo è confrontato con diverse situazioni di comunicazione legate alla sua quotidianità e agli interessi di questa fascia di età. Partendo dalla comprensione di singole parole e parti di frasi, arriverà man mano a capire testi linguisticamente più esigenti e con più interlocutori. La diversificazione delle fonti (dalla comprensione di semplici istruzioni del docente a quella di brevi trasmissioni audio e audiovisive) e un graduale aumento del ritmo dei brani proposti portano l’allievo a progredire nella sua abilità a capire sia il senso generale del testo sia informazioni specifiche.
Comprensione scrittaL’allievo affronta vari tipi di testo (p.es. istruzioni, lettere, articoli) concernenti il suo mondo circostante progressivamente più complessi sia a livello linguistico sia a livello di contenuto. Capisce l’essenziale del testo ed è in grado di ricavare informazioni più dettagliate secondo le necessità. Acquisendo una certa abilità nella comprensione sviluppa anche il piacere della lettura.
Produzione orale (produzione continua e partecipazione a conversazioni)L’aula scolastica è il luogo per eccellenza in cui l’allievo può cominciare ad enunciare dapprima singole frasi («formule», lingua di classe) per poi passare ad un’interazione più o meno libera su argomenti trattati in classe (famiglia, sport, ecc.). Acquisisce maggiore scorrevolezza e precisione che gli permettono di farsi capire con interventi brevi in situazioni di comunicazione abituali (esprimere preferenze e opinioni personali, partecipare a conversazioni).
Produzione scrittaSulla base di modelli l’allievo impara a costruire brevi testi di varia natura (presentazione personale, auguri, lettere, mail, ecc.) su argomenti della sua sfera familiare utilizzando ausili di riferimento (tabelle, dizionari, ecc.). Partendo dalla costruzione di singole frasi l’allievo riesce a scrivere testi sempre più coerenti e complessi.
Dimensione plurilingue e interculturaleEssere confrontati con altre lingue e culture stimola la curiosità, permette di prendere le distanze da stereotipi e di aprirsi agli altri. La conoscenza di codici sociali e del patrimonio culturale altrui facilita l’interazione. Le esperienze vissute in quest’ambito contribuiscono a sentirsi parte di una società multiculturale e plurilingue e a sostenerne i valori, ciò che porta ad una crescita personale dell’allievo.
Livelli di fine cicloLe competenze linguistiche da raggiungere per la fine di ogni ciclo si riferiscono ai livelli del QCER e alle competenze fondamentali per le lingue seconde definite all’interno del Concordato HarmoS (vedi anche le tabelle 27-30 “Progressione delle competenze”). Si tratta di obiettivi di sviluppo raggiungibili grazie all’implementazione progressiva di una didattica integrata, agli approcci plurilingui e interculturali, compresa la promozione di programmi di scambio.Lo sviluppo delle competenze nella prima L2 si basa sulle competenze già acquisite nella lingua di scolarizzazione e nelle attività di
Éveil aux langues. Lo stesso vale per ogni lingua successivamente studiata a scuola. I livelli si riferiscono agli obiettivi definiti per la fine dei cicli.
Figura 16
Livello di fine ciclo per ogni competenza per le lingue
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Tabella 27Comprensione orale |
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| A1.2 |
| Gli allievi sono in grado di comprendere alcune parole ed espressioni ben note a condizione che si parli molto lentamente, scandendo le parole e facendo lunghe pause per lasciare il tempo di capire il senso degli enunciati. In una conversazione su temi familiari con un interlocutore ben disposto, gli allievi riescono a comprendere sufficientemente per reagire in modo semplice quando questo si rivolge direttamente a loro e si esprime in modo lento e chiaro, ripetendo e riformulando in modo semplice. |
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| A2.1 |
| In situazioni note e quando si tratta di temi familiari, gli allievi sono in grado di cogliere l’essenziale di annuncio di messaggi semplici, chiari e brevi a condizione che si parli lentamente e chiaramente. In una conversazione su temi familiari riescono a capire l’essenziale a condizione che gli interlocutori parlino in modo lento e ben articolato e che aiutino quando ne hanno bisogno, p.es. ripetendo ciò che hanno detto o riformulandolo diversamente. |
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| A2.2 |
| Gli allievi sono in grado di comprendere di cosa si tratta nelle conversazioni in loro presenza. Sono in grado di cogliere informazioni essenziali da brevi brani registrati che trattano di temi quotidiani e che comprendono sequenze prevedibili, a condizione che si parli lentamente e in modo chiaramente articolato. In una conversazione su temi familiari riescono a comprendere l’essenziale e singole informazioni importanti quando si parla loro in modo ben articolato, e se possono domandare precisazioni o spiegazioni. |
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| B1.2 |
| Gli allievi sono in grado di capire nel loro complesso la maggior parte dei testi orali su temi a loro noti, purché si parli in modo chiaro e nella lingua standard. Sono in grado di capire i punti essenziali di una conversazione di una certa lunghezza in ambiti a loro conosciuti. Gli allievi sono in grado di capire indicazioni dettagliate su temi familiari. |
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Tabella 28Comprensione scritta |
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| A1.2 |
| Gli allievi sono in grado di leggere un testo semplice e molto breve, frase per frase, e di comprendere certe informazioni formulate in modo chiaro, a condizione che sia possibile rileggere il testo più volte e a condizione che il lessico e la grammatica siano molto semplici ed il tema o il tipo di testo siano molto familiari. In presenza di un materiale informativo semplice e di descrizioni semplici e brevi, riescono a farsi un'idea del contenuto. |
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| A2.1 |
| Gli allievi sono in grado di leggere brevi testi e brevi passaggi di testi di una certa lunghezza riguardanti temi familiari, concreti, traendone singole informazioni o cogliendo il messaggio principale a condizione che i testi siano redatti in una lingua semplice (vocabolario costituito da parole molto correnti o note in altre lingue o facili da dedurre dal contesto; grammatica semplice). |
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| A2.2 |
| Gli allievi sono in grado di leggere testi relativamente brevi su temi familiari per trovare e comprendere informazioni importanti e coglierne gli enunciati principali, a condizione che i testi siano scritti in una lingua riferita alla vita quotidiana e alla vita scolastica. |
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| B1.2 |
| Gli allievi sono in grado di leggere testi brevi, articoli e resoconti relativi a temi di attualità o ad argomenti noti in cui sono esposti opinioni, valutazioni o punti di vista. Sono in grado di capire il tema generale e di selezionare determinate informazioni in testi specifici non complessi. Riescono a capire in modo abbastanza dettagliato una lettera personale in cui si parla di avvenimenti, sentimenti e di desideri. Riescono a capire in testi narrativi semplici la trama, i personaggi ed altre informazioni importanti. |
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Tabella 29Espressione orale |
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| A1.2 |
| Gli allievi sono in grado di utilizzare brevi frasi ed espressioni per la maggior parte isolate e apprese in precedenza, per dare informazioni su persone, luoghi, oggetti e per esprimere preferenze e opinioni. Gli allievi sono in grado di farsi capire quando un interlocutore ben disposto si rivolge loro direttamente, a condizione che si esprima lentamente, chiaramente, ripetendo e riformulando in modo semplice. Sono in grado di comprendere e utilizzare espressioni familiari e frasi molto semplici, riferite a dei bisogni semplici e concreti. Sono in grado di rispondere con singole parole, espressioni o frasi brevi e fare delle domande, per lo più memorizzate. |
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| A2.1 |
| Utilizzando una breve serie di semplici frasi ed espressioni, gli allievi sono in grado di descrivere persone e luoghi, membri della famiglia e condizione di vita, di raccontare di attività familiari e di esprimere preferenze ed opinioni su temi semplici e familiari e giustificarle in modo molto semplice. Gli allievi sono in grado di sostenere una conversazione molto breve a condizione che l'interlocutore li aiuti a mantenere la conversazione. In una conversazione su temi familiari riescono a capire l’essenziale e a segnalare di aver capito a condizione che gli interlocutori parlino in modo lento e ben articolato e che aiutino quando ne hanno bisogno, p.es. ripetendo ciò che hanno detto o riformulandolo diversamente. Sono in grado di scambiare informazioni su temi familiari, utilizzando espressioni semplici. Gli allievi sono in grado di fare domande semplici e di rispondere a domande semplici, di parlare brevemente di un tema familiare o di reagire a ciò che ne hanno detto altri. |
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| A2.2 |
| Con un po’ di aiuto gli allievi sono in grado di partecipare discretamente a conversazioni, a condizione che si tratti di situazioni di conversazione strutturate in un ambito familiare. Riescono a comprendere l’essenziale e le informazioni specifiche importanti quando si parla loro in modo ben articolato, e se possono domandare precisazioni o spiegazioni e sono capaci di reagire a ciò che hanno detto altri. Sono in grado di scambiare pensieri e informazioni su temi familiari con frasi e espressioni semplici e di farsi capire in situazioni abituali. Utilizzando una serie di semplici frasi ed espressioni in sequenza lineare, gli allievi sono in grado di descrivere situazioni abituali e cose semplici, note, tratte dall’ambiente circostante, di parlare di un evento o di attività presenti e passate e di esprimere preferenze ed opinioni su temi legati al loro vissuto e giustificarle in modo semplice. |
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| B1.2 |
| Gli allievi sono in grado di partecipare a conversazioni di una certa durata con altri coetanei su interessi comuni, a condizione che tutti cerchino di facilitare la reciproca comprensione. Sono in grado di esprimere la propria opinione su diversi temi quotidiani e sono anche in grado di giustificarla; sanno anche formulare delle proposte in merito a decisione di ordine pratico da prendere. Sono in grado di esprimere i propri sentimenti rispetto a delle esperienze vissute citando i motivi che hanno suscitato tali sentimenti. Sono in grado di parlare in modo comprensibile e abbastanza fluente in situazioni quotidiane. |
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Tabella 30Espressione scritta |
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| A1.2 |
| Gli allievi sono in grado di scrivere frasi semplici su se stessi o su altre persone. Sono in grado di descrivere con parole semplici degli oggetti della vita quotidiana e delle situazioni semplici. Sono in grado di domandare o fornire per iscritto delle informazioni personali semplici e scrivere brevi e semplici messaggi. |
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| A2.1 |
| Gli allievi sono in grado di scrivere testi semplici, piuttosto brevi, su persone e ambiti familiari. Sono in grado di riferire in modo semplice e breve di avvenimenti ed esperienze che li riguardano e sono in grado di raccontare storie molto semplici. Sono in grado di scrivere note e messaggi semplici e brevi per esprimere bisogni personali e sono in grado di scrivere lettere personali molto semplici. |
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| A2.2 |
| Gli allievi sono in grado di scrivere testi semplici, su argomenti familiari o concernenti i propri ambiti d’interesse. Sono in grado di descrivere molto brevemente con un linguaggio semplice importanti avvenimenti e esperienze personali. Sono in grado di raccontare una storia semplice. Sono in grado informare con appunti o semplici messaggi su cose quotidiane. |
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| B1.1 |
| Gli allievi sono in grado di descrivere situazioni quotidiane o eventi con frasi complete utilizzando alcuni connettori logici. Riescono a riassumere testi semplici su temi noti aggiungendo la propria opinione. Gli allievi sono in grado di scrivere testi semplici, in forma ridotta e comprensibile su esperienze che hanno vissuto anche senza dover ricorrere a un aiuto. |
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[tab title="Pagina%204"]
1° cicloConfrontati con la diversità linguistica presente in classe, gli allievi imparano ad osservare elementi linguistici semplici (fonetici e non) e a scoprire ed apprezzare la diversità culturale e linguistica dei compagni.
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2° ciclo
Osservare fenomeni linguistici, quali la prossimità o la distanza fra i vari suoni, permette agli allievi di sviluppare una conoscenza della ricchezza linguistica e culturale presente in classe. Il plurilinguismo di alcuni dei loro compagni li porta a rendersi conto che la cultura e l’identità linguistica hanno un’influenza sulla vita di tutti i giorni e sui rapporti tra le persone.
L’osservazione di differenze e similitudini tra la propria lingua e le altre stimola la curiosità e vuole portare ad una apertura verso le diverse lingue e culture.
Attraverso la riflessione sui propri processi di apprendimento gli allievi cominciano ad applicare alcune strategie di studio.
Tabella 32
[image-caption title="Tabella" description="32" image="https://scuolalab.edu.ti.ch/piazza/pds/PublishingImages/Tabelle/tabella32.png" style="quarter-slide-up" link="https://scuolalab.edu.ti.ch/piazza/pds/PublishingImages/Tabelle/tabella32.png" linking="lightbox" width="0" center="true" css-code="figcaption,%20.shortpoint-figcaption-wrap%0A%7B%0Adisplay:none;%0A%7D" css_code_compiled=".dynamic-unique-shortpoint-class-name%20figcaption,%20.dynamic-unique-shortpoint-class-name%20.shortpoint-figcaption-wrap%0A%7B%0A%20%20%20%20display:none;%0A%7D" /]
3° ciclo
La crescente curiosità verso la scoperta del funzionamento della propria lingua e cultura nonché di quelle altrui, aiuta gli allievi ad apprezzare maggiormente la diversità linguistica e culturale. Il bagaglio più ampio di conoscenze e competenze di cui gli allievi dispongono nelle diverse lingue e una maggiore fiducia nelle proprie capacità permettono loro di affrontare le nuove sfide nell’apprendimento di un’ulteriore lingua. Gli allievi sanno applicare in modo sempre più cosciente strategie di studio utili per l’apprendimento di tutte le lingue, compresa la lingua di scolarizzazione.
Tabella 33
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