Un’indagine etnografica realizzata presso la Scuola media di Cadenazzo-Vira Gambarogno.
Lo scoppio della pandemia di Covid-19 ha condotto gli attori coinvolti nella formazione delle nuove generazioni a interrogarsi sul modo di fare scuola. Il lockdown primaverile del 2020 ha fatto apparire una didattica dell'emergenza, che si è appoggiata sulla diffusione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. La scuola a distanza ha perciò prodotto un balzo in avanti nell'uso della tecnologia nella didattica quotidiana.
Attraverso trenta interviste semi-direttive di professionisti dell'educazione, genitori e ragazzi, nonché un questionario d'indagine somministrato all'insieme degli allievi, questa indagine etnografica interpella questa accelerazione. Confrontandosi con gli apporti rilevanti dell'attuale ricerca in ambito educativo, mira a coglierne le problematicità come le potenzialità per lo sviluppo di una spirale virtuosa d'apprendimento significativo.
Ne emerge un'originale interrogazione dell'ora di lezione, cuore pulsante della scuola, con uno sguardo attento alla dinamica storica verso una scuola più equa.
La tecnologia nella didattica quotidiana: un potenziale vettore di equità
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