Accesso


​​​​​​​​​​​​Festival dell'economia SCC

edizione ​202​1 ​
​​

Strategie per uscire dalla crisi pandemica (e non solo)

​​​

Il Festival dell’economia del 2021 si è svolto in circostanze particolari condizionate dalla pandemia. Nell’impossibilità di organizzare delle conferenze in presenza, si è optato per incontri organizzati unicamente online. Grazie alla collaborazione della RSI ed in particolare ai giornalisti della trasmissione Tempi moderni dedicata all’economia, si è quindi palesata l’occasione di offrire agli studenti e ad altri interessati alcune interviste di qualità con economisti almeno in parte di fama internazionale (Cristiano Antonelli, Stephanie Kelton, Jean François Ponsot, Monika Rühl e Yanis Varoufakis).


​Il tema della crisi in queste circostanze particolari si è imposto quasi da sé e l’argomento è poi stato declinato in varie modalità, dapprima in collegamento con la precedente crisi finanziaria del 2008 e in seguito anche con la crisi relativa all’indebitamento degli Stati dell’Eurozona e con gli aspetti critici del capitalismo moderno, in particolare in relazione alla globalizzazione e alla finanziarizzazione del mondo economico.


​Il lavoro “dietro le quinte” è stato svolto innanzitutto dagli studenti del corso di Opzione scienze umane, che hanno preparato le schede degli intervistati e le tracce delle domande ma anche dal prof. Sergio ​Rossi – membro del comitato scientifico del Festival – che ha curato i contatti con i relatori.


Video n. 1
La transizione dall’economia manufatturiera a quella della conoscenza
relatore: Cristiano Antonelli (Università di Torino)

La prima crisi esaminata dal prof. Antonelli riguarda in particolare il mondo del lavoro e le sue trasformazioni recenti che stanno seminando incertezza segnatamente fra coloro che per formazione o statuto lavorativo appartengono al cosiddetto ceto medio. Secondo il relatore sussiste soprattutto il rischio che vengano progressivamente a mancare nelle società dell’area OCSE una buona parte dei lavori oggi mediamente qualificati e retribuiti ai quali si ha accesso mediante una formazione medio-alta ma non di punta. L’applicazione dei processi cosiddetti di intelligenza artificiale al mondo del lavoro rafforza ulteriormente le incertezze inerenti questa evoluzione.
Guarda il video


Video n. 2
Banca centrale e Stato a sostegno dell’economia: la teoria monetaria moderna
relatrice: Stephanie Kelton (Stony Brook University New York)

La crisi discussa nell’ambito di questa relazione concerne il debito pubblico, che in molti Stati è cresciuto in modo marcato nel corso delle due principali crisi economiche recenti del 2008 (crisi finanziaria “Subprime”) e del 2020 (crisi pandemica COVID 19). Secondo gli economisti della cosiddetta Teoria monetaria moderna il debito statale, dato che si intreccia in modo complesso con le attività svolte dalla banca centrale, che approvvigiona l’economia con i necessari flussi monetari, non deve essere valutato con i criteri abitualmente utilizzati per gli altri soggetti del mondo economico. È per contro necessario che i due enti operino in modo coordinato per potenziare l’efficacia e ridurre i rischi dei loro interventi.

Video n. 2.pdf


Video n. 3
Il sistema monetario internazionale e l’Euro alla prova della crisi
relatore: Jean François Ponsot (Università di Grenoble-Alpes)

Con questo intervento il dibattito sulle crisi si estende alla struttura dell’ordinamento monetario internazionale ed europeo fondata rispettivamente sul dollaro e sull’Euro. Si tratta di due configurazioni in parte problematiche che secondo il relatore necessitano di importanti riforme. Nel corso delle recenti crisi esse hanno però fortunatamente operato in modo ragionevole attraverso le decisioni di intervento assunte rispettivamente del Fondo monetario internazionale e dalla Banca centrale europea.

Video n. 3.pdf


 
Video n. 4
La Svizzera in modalità “gestione di crisi”
relatrice: Monika Rühl (presidente della Direzione generale di economiesuisse)

In una serie di interventi dedicati alle crisi non poteva evidentemente mancare uno sguardo sulla gestione della crisi pandemica e sulle prospettive future relative all’economia svizzera. La parola è data in questo caso alla direttrice di economiesuisse, l’organizzazione padronale che riflette essenzialmente le posizioni delle più importanti ditte svizzere e soprattutto di quelle aperte e attive anche sul mercato internazionale. La Svizzera ha potuto affrontare la crisi con finanze sane e, almeno in parte, con strumenti di sostegno già esistenti che hanno potuto essere messi in atto velocemente e, come riconosciuto da più parti, ha reagito con misure che nel contesto internazionale sono state giudicate piuttosto adeguate alla situazione.

Video n. 4.pdf


 
Video n. 5
Un sistema economico da riformare – ecco le mie proposte
relatore: Yanis Varoufakis (Università di Atene)

La crisi sulla quale si sofferma Varoufakis riguarda alcune strutture di base del sistema capitalista e in particolare la configurazione dell’approvvigionamento monetario e dei mercati finanziari che influiscono in modo più incisivo di quanto in generale si supponga sull’apparato produttivo e distributivo dell’economia. Varoufakis aveva condotto una parte dei negoziati con le autorità monetarie e finanziarie europee e internazionali nell’ambito della grave crisi del debito che ha scosso la Grecia a partire dal 2009. Avendo quindi toccato con mano il potere di questo apparato, che ha manifestato vieppiù forza e nel contempo fragilità dopo la crisi finanziaria del 2008, Varoufakis mette sul tavolo proposte di riforma incisive e concrete, a suo modo di vedere atte a riequilibrare i rapporti fra potere privato e pubblico anche in questo settore.

Video n. 5.pdf



​​Obiettivi didattici:​
  • Comprendere che le ricorrenti situazioni critiche del mondo economico si intrecciano su diversi piani tematico-funzionali, istituzionali e temporali e che ciò rende ogni crisi vera e propria un evento a sé stante solo in parte gestibile in base ai modelli già elaborati dalla scienza economica
  • Imparare a osservare e giudicare le situazioni critiche da prospettive diverse, come quelle ad es. del mondo imprenditoriale, del mondo lavorativo / sindacale oppure di chi opera nel mondo finanziario o in quello monetario
  • Saper accedere alla “cassetta degli attrezzi” degli specialisti di politica economica e riuscire a distinguere le principali categorie di attrezzi - alias interventi - propugnati dalle diverse scuole economiche, estendendo eventualmente l’osservazione alle iniziative di attuazione concreta assunte da Governi di vario colore nell’eterogeneità delle diverse aree economiche mondiali.