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I dazi nelle vie storiche leventinesi dal Trecento all'epoca moderna
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21.03.2024

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Alberta Jacqueroud-Meroni. - [Luogo di pubblicazione non identificato] : [editore non identificato], [2003]. - 93 pagine : illustrazioni.


Nel 1230, Uri aprì la strada del passo del San Gottardo quale nuova rotta commerciale da nord a sud. Questo giovò anche alle già buone relazioni con la Leventina, che furono così intensificate. Nel 1403, gli abitanti di Uri e Nidvaldo giunsero a valle su richiesta della popolazione del posto per proteggerla dagli attacchi dei milanesi. Uri stava ampliando la sua posizione economica a sud del Gottardo. Per impedire ai salmeristi di utilizzare in futuro i passi dei Grigioni e del Vallese, si investì nella costruzione di Susten e nella manutenzione delle mulattiere. A questo punto, Lucerna e i Cantoni originari vollero assicurarsi il traffico di transito e le relative entrate.

Per questo motivo, nel 1415 stipularono un contratto che garantiva ai commercianti di Milano e Como un passaggio sicuro di persone e merci. Le descrizioni di viaggi erano allora molto in voga, per cui, oltre alla storia della Strada romana e urana e del Dazio Vecchio e il Dazio Grande, il volume mostra testimonianze già dal 1682, oltre che della presenza di mercanti, anche di quella di viaggiatori illustri come scienziati, politici, letterati, pittori, religiosi e diplomatici che, per motivi personali o professionali, sono stati ospiti del Dazio Grande.


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