Riccardo Pozzoli. - Milano
: DeA Planeta, 2019. - 216 p. - ISBN: 978-88-511-6938-1
I social ci
hanno cambiato la vita, sotto ogni aspetto, mutando il nostro modo di stare al
mondo, di percepire noi stessi e gli altri.
C'è chi li ama alla
follia e ne fa un uso smodato. Chi li detesta e pensa siano la causa di tutti i
mali della società. Chi non ammetterà mai di esserne dipendente, chi ci bazzica
ma non si espone, chi ci si diverte senza subirli. Che li si ami o si odi, è
passato il tempo in cui si credeva che i social media fossero una moda
passeggera: quindici anni fa, quando Facebook muoveva i primi passi, e i vari
Snapchat, Instagram, Musically erano ancora da venire, senza saperlo stavamo
assistendo a una svolta irreversibile nel nostro modo di comunicare. Oggi ci
serviamo dei social per rendere pubblici dettagli anche intimi delle nostre
vite, per tenerci aggiornati, informarci, fare acquisti, e purtroppo anche per
litigare, invidiare vite altrui apparentemente perfette, farci sfruttare dalle
aziende, fino a casi estremi di bullismo e persecuzioni.
È comprensibile che,
insieme alla diffusione dei social, aumenti la preoccupazione per i loro
risvolti negativi. Il "benessere digitale" è un'esigenza così sentita
che spesso vengono proposte soluzioni drastiche (e irrealistiche) come chiudere
tutti i propri account e sottoporsi a una vera propria dieta digitale. Riccardo
Pozzoli, invece, propone un approccio molto più fresco e amichevole. Se è vero
che tutti noi siamo umani e commettiamo qualche peccato (o più di uno) sui
social, possiamo scoprire insieme come disinnescare i comportamenti dannosi per
noi e per gli altri. In 21 giorni, il tempo che basta per acquisire nuove
abitudini o trasformare quelle vecchie, per imparare a incorporare in modo
consapevole i social nella nostra vita quotidiana, senza permettere che ce la
rovinino ma, anzi, cogliendone i vantaggi. Con un po' di leggerezza e il giusto
senso della misura.
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