Mercoledì 17 gennaio si è svolta, presso la Biblioteca cantonale di Bellinzona, una conferenza dedicata a videogiochi, genitori e figli.
I videogiochi sono sempre più strumenti di uso quotidiano, attorno a cui costruire relazioni tra giovani e adulti, grazie alle quali negoziare regole, norme, ruoli, identità e valori, facendo esperienza di socialità e solitudine, di apprendimenti formali e informali.
A questo proposito è opportuno pensare a nuovi modelli per una didattica delle relazioni tra genitori e figli, tra insegnanti e ragazzi, per colmare l’assenza del mondo adulto da questi ambienti videoludici e di socialità. I nativi digitali hanno diritto e necessità di adulti consapevoli che li sostengano nella costruzione delle loro esperienze con questi media e delle norme di comportamento per affrontarle.
Relatori:
Rosy Nardone, ricercatrice e pedagogista;
Filippo Zanoli, giornalista digitale e specialista di videogiochi;
Daniele Parenti, direttore del CERDD;
Alessio Petralli, direttore della Fondazione Möbius.
Incontro introdotto da Stefano Vassere, direttore Biblioteca cantonale Bellinzona.
L’incontro si è tenuto nell’ambito del ciclo Il futuro digitale prossimo e venturo frutto della collaborazione tra le Biblioteche cantonali, la Fondazione Möbius, Coscienza Svizzera e il Centro di risorse didattiche e digitali (CERDD).
Quattro osservatori che contribuiscono a fornire strumenti di interpretazione della società digitale attraverso un dibattito arricchito da prospettive e strumenti propri a ognuna delle istituzioni.
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