Scoprire il senso dei castelli feudali che troviamo sparsi sul nostro territorio, e capire alcune fra le profonde disparità sociali dell’epoca.
A Semione, su uno sperone roccioso, giacciono i ruderi del castello di Serravalle (…). Tramite un itinerario didattico interdisciplinare, si è cercato di dar risposta ad alcuni fondamentali interrogativi. Perché il castello è stato costruito? Perché proprio lì? Perché ne sono rimasti solo i ruderi? Chi ci ha vissuto?
Dopo una prima fase, in cui si sono trattati in generale, alcuni aspetti dell’epoca feudale, ci si è focalizzati su quelli storico-geografici inerenti il castello di Serravalle. Le uscite sul territorio hanno permesso di scovare e scoprire diverse tracce del passato.
In seguito, si è voluto creare un racconto scritto che ne sintetizzasse le vicende, narrando alcuni fatti realmente accaduti e presentando le personalità più importanti che hanno segnato la storia del Castello. L’inventiva degli allievi ha portato ad una libera interpretazione degli eventi poiché sono stati inseriti alcuni personaggi di fantasia (stregone, mastro costruttore, contadini,…).
La stesura è stata svolta collettivamente. In aula, prendendo spunto dalla leggenda di Re Artù, si è creata la “Magica Tavola Rotonda” attorno alla quale la nostra storia ha preso forma.
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