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A più di dieci anni dall'uscita della prima edizione e a sette anni da un aggiornamento parziale, è sembrato indispensabile procedere per diverse ragioni a una vera e propria riscrittura del manuale La Svizzera nella storia in dotazione nelle scuole medie del Canton Ticino.
La scuola dell'obbligo ticinese, sulla scia dell'adesione al concordato intercantonale HarmoS, si è dotata di un nuovo Piano di studio che, varato nel 2015 e perfezionato nel 2022, è entrato in vigore nell'anno scolastico 2023/24. Analogamente ai corrispettivi della Svizzera tedesca e francese – il Lehrplan 21 e il Plan d'études romand – il Piano di studio della scuola dell'obbligo ticinese prevede la centralità del concetto di competenza, «un saper agire responsabile e condiviso, che consiste nel saper mobilitare, integrare e trasferire delle risorse (conoscenze/saperi, capacità/saper fare, atteggiamenti/saper essere) in un contesto analogo a quello di apprendimento o diverso, significativo e complesso».
Una didattica per competenze implica un costante coinvolgimento dell'alunna e dell'alunno, attraverso l'attivazione di processi cognitivi che sono alla base delle Scienze umane in generale e della Storia in particolare.
Ne consegue un cambiamento dell'impostazione dei percorsi didattici, che si configurano ora come un intreccio articolato di fonti primarie e secondarie all'interno del quale sono centrali la formulazione di ipotesi, l'analisi e l'interpretazione documentaria, la periodizzazione e lo sviluppo di un pensiero temporale, il collegamento di eventi e congiunture, la contestualizzazione di fenomeni storici e la comunicazione dei risultati della propria ricerca. Operativamente sono state fornite varie opportunità di applicazione di una didattica laboratoriale sotto forma di lavori a gruppi che mobilitino ed esercitino saperi procedurali tipici della disciplina.
Il manuale cerca anche di considerare l'evoluzione della stessa storiografia, la quale ha conosciuto negli ultimi anni sia una crescente multiscalarità – dall'intimità della microstoria all'approccio globale della world history – sia una moltiplicazione degli ambiti.
In tal senso, in linea con i tempi delle emergenze ambientali e climatiche, è apparsa indispensabile l'integrazione della storia ambientale, intesa come studio in chiave diacronica delle relazioni tra essere umano e ambiente. Analogo ragionamento per la storia delle donne e di genere che non è proposta solo come puntuale approfondimento ma che mira a entrare a pieno titolo nella narrazione storiografica.
In tal senso, in linea con i tempi delle emergenze ambientali e climatiche, è apparsa indispensabile l'integrazione della storia ambientale, intesa come studio in chiave diacronica delle relazioni tra essere umano e ambiente. Analogo ragionamento per la storia delle donne e di genere che non è proposta solo come puntuale approfondimento ma che mira a entrare a pieno titolo nella narrazione storiografica.
Notevoli sforzi sono stati profusi nel tentativo di rendere la lingua più accessibile, senza tuttavia rinunciare né a un'indispensabile progressione morfosintattica e lessicale, né a una graduale appropriazione della terminologia disciplinare. I testi, oltre a impiegare un carattere ad alta leggibilità, adottano un linguaggio inclusivo dei due generi.
Malgrado la profonda revisione, il manuale si situa tuttavia anche in continuità con le edizioni precedenti. In primo luogo, non sono mutate le finalità educative della Storia, che «risponde a bisogni di crescita culturale e di soddisfazione della curiosità umana» e che «svolge un ruolo fondamentale nel favorire lo sviluppo intellettuale e civile dell'individuo». Una comprensione profonda delle dinamiche del presente appare impossibile senza una conoscenza del passato con il suo concatenarsi di eventi.
Dal punto di vista delle competenze trasversali, si è mantenuta la convinzione secondo cui la Storia debba essere collocata in primo piano nello sviluppo di un pensiero riflessivo e critico, in una fase in cui propaganda, manipolazione delle masse, disintermediazione e fake news, esponenzialmente amplificate dalle dinamiche del web e dei nuovi media, hanno reso difficoltoso per le giovani generazioni un approccio che tenda all'oggettività. I contenuti hanno rilevanza anche nell'ambito della Formazione generale del Piano di studio e in particolare con il contesto Cittadinanza, culture e società.
Dal punto di vista delle competenze trasversali, si è mantenuta la convinzione secondo cui la Storia debba essere collocata in primo piano nello sviluppo di un pensiero riflessivo e critico, in una fase in cui propaganda, manipolazione delle masse, disintermediazione e fake news, esponenzialmente amplificate dalle dinamiche del web e dei nuovi media, hanno reso difficoltoso per le giovani generazioni un approccio che tenda all'oggettività. I contenuti hanno rilevanza anche nell'ambito della Formazione generale del Piano di studio e in particolare con il contesto Cittadinanza, culture e società.
Evidente continuità anche nel titolo dell'opera, La Svizzera nella storia, che tuttavia vuole riaffermare una convinzione più profonda, quella di una storia dell'attuale territorio della Confederazione che solo attraverso una serie di artifici e di forzature potrebbe essere avulsa da processi di ben più ampia portata.
La Svizzera, durante tutto l'arco temporale considerato, partecipa intenzionalmente o suo malgrado a una serie di dinamiche sociali, culturali, economiche, ambientali e politico-istituzionali che travalicano i suoi confini reali o immaginari. Ciò si traduce in una concezione poliedrica e stratificata della o delle identità nazionali, che conoscono processi di graduale ma costante trasformazione.
Dal punto di vista operativo, la scelta di includere nel testo lo spazio necessario allo svolgimento delle attività, in modo che le classi non debbano lavorare con due strumenti didattici contemporaneamente – manuale e schede – ha comportato un aumento del numero di pagine. Da qui la scelta di distribuire l'opera su quattro volumi, uno per anno di scolarizzazione della scuola media, secondo le periodizzazioni proposte dal Piano di studio.
I riquadri di Civica vogliono costituire delle proposte di abbinamento logico-tematico con la Storia, in modo che i due filoni non appaiano agli occhi dell'allieva e dell'allievo come binari paralleli e indipendenti. Un terzo tipo di proposta presenta una serie di approfondimenti tematici che possono essere sfruttati in ottica di differenziazione rispetto agli interessi e ai ritmi di lavoro delle e dei discenti.
Il materiale didattico è certamente sovrabbondante rispetto ai tempi allocati alla materia. Sarà pertanto compito dell'insegnante tracciare dei percorsi coerenti tra il materiale proposto, avvalendosi tra l'altro delle indicazioni fornite dagli autori. Queste, disponibili sulla piattaforma ScuolaLab, comprendono proposte bibliografiche legate al sapere docente, materiali supplementari, spiegazioni delle motivazioni delle scelte didattiche e altro ancora.