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Testo narrativo. Storie di coraggio e paura (Ita2a)
Ciclo di riferimento: secondo
Fiaba, favola e mito sono generi narrativi che appartengono tradizionalmente alla programmazione di V elementare e di I media. Riproporre in prima media un genere con il quale si è già preso confidenza nel ciclo precedente, favorisce il dialogo tra gli ordini e, oltre ad essere rassicurante per l’allievo, permette di avere un punto di partenza per un approfondimento di tipo linguistico e letterario.
Inoltre, la relativa semplicità strutturale dei classici e la costitutiva ricchezza delle varianti esistenti, si presta ad un interessante approccio diversificato.
Ci è parso perciò opportuno sfruttare queste peculiarità per tentare di presentare per la quinta elementare e per la prima media percorsi didattici incentrati sulla medesima vicenda, quella dell’incontro/scontro tra Ulisse e Polifemo, uno degli episodi più famosi e significativi dell’Odissea di Omero. Nel solco delle indicazioni di HarmoS, si proverà in sostanza a mostrare come tra questi due gradi della scolarità obbligatoria sia possibile stabilire una continuità, all’interno delle comunque inevitabili differenze che investono gli ambiti delle scelte dei testi e degli approcci didattici.
L’episodio si inserisce in un più ampio percorso incentrato sui temi della paura e del coraggio.
Trattandosi di emozioni che possiedono un carattere universale, e che perciò appaiono rilevanti nell’esperienza esistenziale di qualunque essere umano, ben si prestano ad una riflessione “verticale”, affrontabile sia alla scuola elementare, sia alla scuola media. Naturalmente, questi sentimenti si ritrovano ben esplicitati già nei testi più antichi, come appunto la vicenda in questione, la quale ci pare ben possa inserirsi in questo contesto.
In effetti, la figura di Polifemo rappresenta l’irrazionale, l’istinto, la violenza, archetipo di ogni mostro, a cui molta letteratura si è poi rifatta. Il personaggio suscita timore, orrore, anche perché, forse, egli richiama in sé una componente intrinseca ad ogni essere umano. Chiunque di noi, per certi versi, può infatti riconoscere in Polifemo un’atavica appartenenza ad un’umanità primordiale, dominata ed esposta ai pericoli dell’irrazionalità bestiale.
Sull’altro fronte, ecco invece la figura di Ulisse, il quale a tali naturali istinti, che pure prova, oppone la forza della ragione, della pazienza, dell’astuzia e del coraggio. Oltre a ciò, la vittoria di Ulisse, che per sconfiggere il Ciclope chiede aiuto ai suoi compagni, evidenzia quanto la collaborazione sia lo strumento più efficace per superare ostacoli e paure apparentemente insormontabili. L’incontro tra Ulisse e Polifemo, pur costituito da momenti cruenti e scene di violenza, possiede dunque sia una grande ricchezza letteraria, sia un alto valore educativo, essendo in grado di permettere ai ragazzi di migliorare le proprie capacità linguistiche e, allo stesso tempo, di riflettere sui rapporti di forza che le naturali emozioni della paura e del coraggio intrattengono dentro di loro.
L’attività è da proporre in una quinta elementare. Il testo scelto è Mino Milani (2015).
Ulisse racconta. Torino: Einaudi.