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Oggi spesso non esiste più un rapporto diretto con il cibo quotidiano. Molti nostri alimenti, infatti, sono prodotti in paesi lontani e in grandi fabbriche e viaggiano via terra, mare o cielo prima di arrivare sulle nostre tavole. In tempi contraddistinti dall'eccesso di offerta e da una mentalità usa e getta non ci si rende ben conto del valore materiale delle merci. Si può contrastare questa tendenza considerando attentamente la storia della vita di ciascun prodotto. Si può seguire, nelle linee fondamentali, lo stesso approccio già adottato in campo scientifico. Occorre porsi questo tipo di domande:

  • Con cosa è stato fabbricato il prodotto?
  • Da dove provengono le materie prime?
  • Come è stato trasportato?
  • A che cosa ci serve?
  • E che cosa ne facciamo dopo averlo usato?

L'impatto di un prodotto sull'ambiente non è evidente e non è sempre facile da riconoscere. La storia della vita di ciascun prodotto ci insegna che per realizzarlo sono necessarie materie prime ed energia e che ogni fase della sua trasformazione provoca emissioni (sostanze nocive, rumore).

Si può così avere più facilmente un'idea dell'invisibile ma inevitabile inquinamento ambientale causato da ogni prodotto e da ogni servizio. Con questo non si intende affatto stigmatizzare il consumo in generale o di alcuni prodotti in particolare, bensì promuovere la consapevolezza del valore dei nostri alimenti e mettere in evidenza le relazioni esistenti tra consumo e ambiente.


Piano Lezione: La mia spesa

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra

L'obiettivo di questa lezione è di avvicinare le persone in formazione a un piccolo gesto quotidiano che magari li coinvolge solamente in piccoli momenti per ora ma mei prossimi anni potrebbero diventare i primattori delle scelte della spesa famigliare.

L'unità didattica parte da una sitazione molto pratica. Avendo a disposizione un budget 200fr. provare a immaginare di effettuare una spesa settimanale dei prodotti più comuni che sono consumati giornalmente (categorie indicate in una tabella distribuita). Questo permette di attivare la ricerca autonoma nella situazione e con delle domande mirate si vuol fare individuare nella realtà gli elementi che determinano l'impatto ambientale. In conclusione, si vuole verificare la competenza di “rendersi conto delle proprie scelte alimentari e del relativo impatto ambientale" grazie a una messa fuoco degli elementi di scelta che hanno influenza.

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La mia spesa - Economia e Diritto - F Malaguerra.docx



Piano Lezione: Quanto impatto ha la mia spesa

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra


Se nella prima lezione l'obiettivo era quello di avvicinare la persona in formazione a quelli che sono i criteri che possono determinare un certo impatto ambientale,​ in questa seconda parte si vuole dare un metro di misura a questo impatto ambientale grazie ai Punti di Impatto Ambientale (PIA). Provocare l'utilizzo attivo del sapere veicolato dal concetto mirato, anche se non noto nella sua espressione finita. Far rendere conto della necessità di parole appropriate per far riferimento alla situazione reale osservata.

Unità di misura elaborata dall'azienda Carbotech AG di Basilea. Concretamente permetterà di costruire un paragone tra i vari aliementi in tutte le sue componenti determinate nella prima parte. Non solo perché verranno forniti i valori per i mezzi di trasporto.

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Quanto impatto ha la mia spesa - Economia e Diritto - F Malaguerra.docx



Piano Lezione: Mangiamo

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra


Le prime due lezioni sono un « antipasto » introduttivo al tema dell'Alimentazione e potrebbero essere trattate, con i dovuti filtri, in varie discipline. La terza parte vuole invece introdurre quello che è uno degli obiettivi del Piano Quadro di Economia e Diritto, ossia : “essere in grado di individuare in ogni situazione effettiva i soggetti dell'azione". La consegna può essere semplificata con il parallelo di aver visto di recente un film e di doverlo riassumere in un paio di minuti cogliendo quali sono i principali attori e la trama. Gli individui, le aziende e la collettività sono le soluzioni che dovrebbero emergere in maniera superficiale. L'attività dovrebbe provocare l'utilizzo attivo del sapere veicolato dal concetto mirato, anche se non noto nella sua espressione finita.

Far rendere conto della necessità di parole appropriate per far riferimento alla situazione reale osservata, fino al punto di individuare i soggetti dell'esercizio.


Mangiamo- Economia e Diritto - F Malaguerra.docx


Piano Lezione: Perché mangiare

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra


Una delle frasi che sento più di ricorrente pronunciare dalle mie persone in formazione durante le prime lezioni di Economia è « …perché l'economia gira… ». Si può intendere tutto, così come niente, per cui pretendo uno sforzo affinché a tale affermazione si dia un significato più preciso e profondo, magari solamente con parole chiave però già relazionate tra loro. In fondo perché dobbiamo apprendere una formazione e in seguito lavorare? Domande semplici dietro alle quali sta solamente una, ma fondamentale, parola: il Bisogno, anche dai gesti più semplici e ricorrenti come il mangiare o fare la spesa. Per far passare dall'intuizione alla formalizzazione nel concetto, necessario per rispondere alle domande poste con la consegna. Provocare la scoperta, almeno intuitiva, di quella realtà che vien definita dal concetto di “bisogno", da ricondurre poi alla sfera del diritto (“diritto al cibo") e all'economia (“bisogno da soddisfare coi beni", tema ripreso poi nelle lezioni successive). L'approfondimento supplementare può venir svolto per la classificazione dei bisogni.


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Piano Lezione: Con cosa soddisfo la mia fame?

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra


La scoperta intuitiva dei concetti deve passare attraverso le esperienze, la quotidianità e le preconoscenze delle persone in formazione. Solo così si evita uno scollamento tra apprendimento teorico e pratica reale. In questa lezione si passa tramite uno dei punti cardini del circuito economico: il binomio bisogni-risorse. Una volta determinati i primi, ogni attore economico deve individuare quali sono le risorse, volutamente inteso come termine ampio di beni, servizi ed elementi intangibili, che possono placare questa mancanza. L'attività proposta porta gli studenti a presentare e discutere i risultati della loro riflessione. Per far passare dall'intuizione alla formalizzazione del concetto di “risorsa", necessario per poter costruire la competenza disciplinare mirata, ossia quella che soddisfa i nostri bisogni che non sempre si trova in natura già fatta. La discussione plenaria conclusiva cercherà di mettere a fuoco le parole “bisogni" e “risorse" e quindi verificando l'obiettivo.

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Con cosa soddisfo la fame- Economia e Diritto - F Malaguerra.docx



Piano Lezione: Tutti possono mangiare?

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra


A questo stadio del percorso a livello disciplina Economia e Diritto arriviamo a quello che è il punto cardine: la scarsità delle risorse a fronte dei bisogni senza limiti degli esseri umani (causando disordine che toccherà al Mercato o al Diritto porvi rimedio). Il titolo della lezione è infatti emblematico posto sottoforma di domanda ma la quale risposta è purtroppo negativamente univoca. L'attività proposta vuole evidenziare il paradosso di un sistema dove in alcune parti del mondo vi è addirittura un'opulenza che genera sprechi. D'altro canto tutti hanno sicuramente visto almeno alla televisione la situazione in cui versano alcuni paesi poveri dove molte persone sono fortemente denutrite. Le persone in formazione dovrebbero constatare che, con una risorsa, non si possono soddisfare tutti i bisogni immaginabili o reali, ma appunto solo alcuni. Il cibo è un esempio, ma vi sono molte altre situazioni analoghe. Per far passare dall'intuizione alla formalizzazione del concetto di “scarsità", necessario per poter costruire la competenza disciplinare mirata. L'obiettivo sarà di focalizzarsi su questo concetto chiedendo altri spunti agli allievi.

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Piano Lezione: Quanta scelta

Materia: Economia e Diritto

Autore: Quanta scelta


La seguente lezione pone un punto parziale alle tre precedenti. Infatti, nella disciplina Economia le parole chiave della proposta possono essere identificate in « Azienda/Produzione ». Quindi combinate con le due precedenti « Bisogni » e « Risorse/Scarsità » si arriva a comporre il trinomio più importante di quando viene approfondito il Ciclo Economico nella citata disciplina. Si vuole rendere consapevoli che i prodotti non già pronti in natura. Per poi far passare dall'intuizione alla formalizzazione del concetto di “azienda", necessario per poter costruire la competenza disciplinare mirata, ossia quello che l'uomo per soddisfare i bisogni deve organizzarsi in un sistema chiamato azienda. Le sue scelte sono frutto dell'autonomia dell'imprenditore (sfruttamento, scarsità, espansione, modi di produzione artigianale…). Si vuole verificare la competenza con una discussione plenaria di quanti bisogni ogni persona in formazione riesce a soddisfare in modo indipendente ritornando all'intuizione precedentemente menzionata.

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Piano Lezione: Dove mangio oggi a pranzo?

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra

La seguente lezione riprende in maniera approfondita alcuni punti della precedente. L'attività contenuta parte dalla loro esperienza quotidiana del pranzo (per la maggior parte fuori casa). Verranno nuovamente toccati i punti chiave dei bisogni, delle risorse, dell'azienda e della sua produzione. Si vuole portare alla competenza mirata che "produrre" implica sforzi notevoli; la mensa è un'organizzazione in grado di produrre per molte persone (500 allievi) molti beni e servizi con poche risorse (5 persone). Inoltre la specializzazione è un sistema per essere più efficienti. La persona in formazione non subisce passivamente la proposta di pranzo offerta ma di colpa diventa lui stesso primo attore delle sue scelte in termini di quantità, qualità, prezzi e soprattutto dove/da chi mangiare. Sarà il trampolino per parlare di offerta da parte di aziende private e di aziende pubbliche. La focalizzazione sulla mensa scolastica deve portare alla competenza mirata che “lo Stato interviene per la soddisfazione dei bisogni comuni a causa dell'impossibilità della soddisfazione inidividuale" e che “il mondo è fatto di tante aziende in concorrenza fra di loro". La discussione conclusiva serve a far notare agli allievi che la mensa e le altre aziende che servono o vendono generi alimentari sono fra loro concorrenti e mirano a un guadagno cercando nel contempo di soddisfare le richieste. Così si raggiunge l'obiettivo finale di essere consapevoli che “le aziende producono e mettono a disposizioni beni e servizi che gli altri attori richiedono dove operano in concorrenza o collaborazione tra loro" .

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Piano Lezione: Ho voglia di papaya

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra


Con la lezione precedente si voleva iniziare a stimolare un altro aspetto, ossia di quanta scelta-offerta genera la competizione tra le aziende. Ora l'approfondimento vuole chinarsi proprio su chi genera una richiesta e chi cerca di soddisfarla. Ai nostri tempi però bisogna essere consapevoli che non è più come qualche decennio fa, dove la relazione Domanda è Richiesta è Produzione risulta essere unidirezionale. Oggi è sovente bidirezionale dove spesso, grazie allo sviluppo e alla tecnologia l'offerta e la produzione cercano di stimolare la domanda. In Economia stiamo quindi parlando di Mercato.

L'immagine delle 16 famiglie provenienti da tutto il mondo con la loro spesa settimanale permette di comprendere meglio come viene soddisfatto il bisogno di nutrirsi. Verranno focalizzati alcuni aspetti dei prodotti: la provenienza, la composizione, la quantità di elaborazione/naturalezza e l'industriallizzazione paragonato all'artigianato. La discussione finale portando qualche esempio di sfizio fuori stagione e come sia stato possibile soddisfarlo grazie a quello che troviamo nei nostri negozi dovrebbe far riflettere che questi scambi sono l'espressione del mercato.

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Piano Lezione: Quanto spreco!

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra


In questa sezione ci si vuole avvicinare al concetto delle istituzioni e del diritto. L'attività vuole mettere in evidenza di quelli possono essere i limiti del sistema « Mercato ». Partendo da un video con immagini forti, che può essere un supermercato che getta cibo nella spazzatura. Per far passare dall'intuizione alla formalizzazione del concetto di “mercato", necessario per poter costruire la competenza disciplinare mirata, ossia quello che il mercato necessità di istituzioni per colmare le inefficienze. Si osserverà l'alternativa dell'offerta pubblica e se del caso la necessità di far intervenire il diritto. La discussione conclusiva su altri esempi di disparità del mercato che non rendono accessibili a tutti le risorse dovrebbe avvicinare. la competenza di “mercato inefficiente con necessità di altre isitituzioni e paletti".

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Piano Lezione: Aboliamo i fast food?

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra



Con questa lezione ci si vuole addentrare nell'universo del Diritto senza però dimenticare quello che può essere il collegamento con la disciplina dell'Economia. Si parte da una situazione che le nostre persone in formazione sperimentano di frequente. Qualche lezione fa si esponeva come essi diventano i prim'attori delle loro scelte di in tema di pranzo: cosa? dove? È noto che nelle vicinanze di quasi tutte le sedi scolastiche stanno fiorendo dei Fast Food o Keebap molto gettonati poiché si pranza con pochi soldi e si possono assaggiare piatti molto gustosi e saporti. Mettendo in secondo piano quello che è l'aspetto salutistico. L'attività parte da una provocazione, ossia un'idea, magari da far diventare legge, di abolire questi ristoranti, poiché sul banco degli imputati in quanto responsabili di molti casi di obesità giovanile. Il dibattito dovrebbe far riflettere sul fatto che in ogni situazione in cui le risorse sono limitate, vi sono interessi in competizione tra loro. Far partecipare del fatto che la competizione tra interessi è un conflitto, che può rimanere latente, ma può anche diventare effettivo, e che i conflitti sono emozionanti e laceranti. Far emergere però anche la cognizione della situazione e delle sue ragioni. Il dibattito così come il rilancio con altri esempi dovrebbe rendere consapevoli e avvicinare l'obiettivo della lezione che esistono situazioni conflittuali latenti o effettive, quando tutti i bisogni presenti non possono essere soddisfatti. La lezione si presta anche per avvicinare il concetto generale di Diritto come prodotto umano che tenta di gestire le situazioni conflittuale con dei modelli di comportamento.

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Piano Lezione: Qui ci vuole una legge

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra


Sulla scia della tappa precedente si vuole nuovamente mettere l'accento sull'aspetto di avere in futuro un'alimentazione più salutistica. Verrà proposto un dibattito tra varie proposte e le visioni sicuramente diverse all'interno di una classe dovrebbero, seppur in miniatura, rendere maggiormente consapevoli le persone in formazione di come funziona una democrazia, di come sia difficile trovare dei compromessi e altrettanto formulare una legge che accontenti il maggior numero di persone possibile. Far render conto che, di fronte ad un conflitto, effettivo o latente che sia, la soluzione può essere solo una, qualcuno “vince", qualcuno “perde", ma i modi per pervenirvi sono molto diversi. L'obiettivo potrà essere raggiunto tentando una formulazione di legge da parte della classe mostrando che con le regole le società tentano di gestire situazioni conflittuali, stabilendo quali interessi debbano venir soddisfatti e quali sacrificati, ma in maniera condivisa da tutti. Questo vale per ogni ambito della vita.

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Piano Lezione: Alla fine si è ritirata la carne

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra


Partendo da una situazione reale avvenuta nel nostro paese si vuol far riflettere sul perché succedono ancora vicende del genere nonostante la legge sulle derrate e quindi più in generale del Diritto con tutto il suo insieme di leggi. Si vuol quindi far scoprire che per costringere i soggetti delle norme ad adeguarsi ai modelli comportamenti proposti è indispensabile un “potere", anche effettivo. Le persone in formazione verranno guidate a costruire il concetto di “coercizione", come potere esercitato in maniera “legittima", cioè ritenuta “giusta". In altre parole si vuole far render conto che il diritto senza l'applicazione delle leggi in maniera coercitiva resta solamente “carta", una “teoria". L'obiettivo verrà raggiunto tramite la scoperta e la discussione di altri esempi pratici da parte della classe. Facendo praticare la competenza, che solo nell'uso effettivo si costruisce e si consolida: ossia “rendersi conto che senza un potere, nessuna norma è efficace, cioè funziona" .

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Piano Lezione: Gestione rifiuti e riciclaggio

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra



Questa parte sul riciclaggio va a ripescare alcune parole chiave fondamentali già incontrate in precedenza: i rifiuti come reazione al nostro bisogno di consumare, la produzione di beni e servizi fa capo a delle risorse che sono a disposizione in quantità limitate. L'aumento della produzione va quindi a scontrarsi con questo vincolo e il riciclaggio non è niente altro che la risposta alla crescente domanda di beni e servizi. Cercando di riutilizzare le risorse già esistenti si evita di fare capo a meno risorse nuove attenuando il problema appunto della limitatezza. L'attività proposta ha pure una duplice utilità, le nostre persone in formazione stanno per diventare dei cittadini a pieno titolo e già oggi rientrano nella categoria dei consumatori. Provare a separare correttamente dei rifiuti attiva la ricerca autonoma nella situazione, individuando nella realtà gli elementi che determinano la reciclabilità e quindi un'educazione alla cittadinanza. In secondo luogo, non bisogna solamente accettare il rifiuto come normale ma un'attività di analisi di cosa potrebbe essere evitato da parte del consumatore ma anche da parte del produttore permetterà di individuare nella realtà gli elementi che determinano il corretto utilizzo di un imballaggio e una corretta produzione.

Possibili legami con le materie di: cultura generale, storia e istituzioni politiche


Gestione rifiuiti e risorse limitate - Economia e Diritto - F Malaguerra.docx


Piano Lezione: Basta la terra per tutti?

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra

Quando iniziai la stesura di questo progetto nel settembre 2014 non si era ancora profilata la figura di Greta Thumberg. Ora che lo sto completando posso sicuramente accennare, per questa parte, alla giovane ragazza svedese. Impronta ambientale e cambiamenti climatici sono la stessa faccia della medaglia in quanto un'impronta ambientale elevata ha degli effetti sul clima.

Ancora una volta rientrano alcune parole chiave viste più volte: i nostri bisogni generano una richiesta di una produzione di beni e servizi che fanno capo a delle risorse che sono scarse e spesso inquinanti. Queste ultime disperse nell'ambiente stanno riscaldando il clima. Questo è oramai inconfutabile, a meno che non si vogliano distorcere gli aspetti negativi e portarli a benefici come qualcuno tenta di fare: quando non ci saranno più i ghiacci eterni della Siberia e del Polo Nordo si potrà produrre anche in quei posti. Provocazioni che mi fanno rabbrividire.

Nessuno chiede e vuole tornare all'età della pietra per salvare la terra ma la nostra impronta ambientale è troppo elevata. Questo è un indicatore che ci dice con il nostro stile di vita quanti mondi abbiamo bisogno se tutti vivessero con il nostro standard. Essendo questa cifra nettamente al di sopra di 1, mentre la terra è una sola, significa che c'è qualcosa che non va e soprattutto non sarà sostenibile a lungo termine. Questo in ragion del fatto che la popolazione mondiale sta crescendo vertiginosamente e tutti vorrebbero vivere con i nostri standard. Potrà esserci la tecnologia ad aiutarci, ma molte nostre abitudini andranno ripensate prima che arriveranno i divieti. La gestione delle risorse e il concetto stesso di sostenibilità rientra come punto chiave in quasi tutte le ordinanze professionali. Tramite l'attività della pesca, che può essere reale ma anche metafora di altre situazioni aiuterà a costruire il concetto di sostenibilità. Attivare la ricerca autonoma nella situazione, individuando nella realtà gli elementi che determinano la sostenibilità ambientale per raggiungere l'obiettivo.

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Piano Lezione: La mobilità della mia classe

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra

Il tema della mobilità è ottimo per una lezione sul diritto dove in contrapposizione ci sono i diritti, le libertà e le responsabilità individuali da una parte e le leggi, le restrizioni e divieti dall'altra. L'attività può essere impostata con qualsiasi tematica specifica: es. divieto delle auto a benzina per citarne una, per creare nuovamente un dibattito tra la fazione più libertina contro quella più interventista. Suscitare curiosità, stimolare, provocare, per far venir voglia di conseguire l'obiettivo della lezione. La discussione farà riflettere che puntare tutto sulla responsabilità individuale è meno efficace nel raggiungere un determinato obiettivo mentre l'imposizione raggiunge la massima efficacia a scapito di essere oppressiva. Il quesito su chi sarebbe disposto a rinunciare all'auto quali sono le perdite e i benefici a livello individuale rispettivamente collettivo. Sarà l'occasione per sintetizzare il lavoro svolto, mettendo a fuoco tutti i concetti mirati di maturità (bisogni, risorse, limitatezza, conflitti, leggi, imposizioni…).

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Piano Lezione: L'impatto ambientale nella produzione di rifiuti

Autore: Daniele Lüthi

Materia: Scienze naturali


In questo piano lezione viene dapprima presentato come le società occidentali fanno fronte alla gestione dei loro rifiuti. Viene posto l'accento che ogni sistema ha un impatto sull'ambiente: alcuni di più altri di meno. La domanda di fondo che accompagna questa lezione è se vale la pena di seguire la strada di una società a rifiuti zero, rispettivamente se si fa già abbastanza e non è possibile migliorare ulteriormente. Per rispondere verrà distribuito un questionario agli allievi e verrà dibattuta la questione per trovare una soluzione comune o quella migliore.


Società a Rifiuti Zero Questionario - Scienze Naturali - D Lüthi.pdf

Scienze Naturali - Società a Rifiuti Zero - D Luthi.pdf


Piano Lezione: Le Microplastiche

Autori: Maria Hoballah

Materia: Scienze Naturali

Gli obiettivi principali di questa lezione trattano l'argomento delle microplastiche partendo dalla domanda guida “perché se mi faccio lo scrub al viso tutte le sere il pescivendolo del mio quartiere dovrà forse rinunciare alla sua attività?" A livello teorico verranno dispensate alcune informazioni quali le definizioni di materia, sostanze pure e miscele. Seguendo il metodo mystery verranno poi distribuite 27 cartoline che ordinandole dovranno servire a trovare una risposta logica alla domanda di partenza. Ogni gruppo presentare poi l'ordine della sequenza delle cartoline per poi in forma plenaria costruire la soluzione finale approfondendo alcuni aspetti.

Le microplastiche - Cartoline Mystery - Scienze Naturali - M Hoballah.pdf

Le microplastiche Mystery - Scienze Naturali - M Hoballah -.pdf



​Piano Lezione: Effetto Serra

Materia: Fisica

Autore: Onorio Iannarelli


L'obiettivo di questa lezione è definire e capire come funziona l'effetto serra del nostro pianeta. L'approccio didattico non sarà teorico ma cerca di rendere protagoniste le persone in formazione che dovranno misurare la temperatura superficiale della piastra (simbolo per la superficie terrestre) senza coperchio in funzione del tempo di esposizione al sole e poi con il coperchio. I dati verranno poi raccolti ed elaborati dagli studenti che in forma plenaria cercheranno di esporre le prime conclusioni.


Effetto serra - Fisica - O Iannarelli.docx




Piano Lezione: La convivenza tra le specie

Materia: Scienze Naturali

Autore: Luciano Margnetti

In questo piano lezione si parte con la domanda guida se la presenza dei lupi è ecologicamente/economicamente sostenibile (soprattutto nei confronti dell'agricoltura di montagna)? Le persone in formazione vengono attivato con un breve dibattito nell'evidenziare quali possono essere gli aspetti positivi e negativi della presenza del lupo. La discussione sarà lo spunto per analizzare il concetto di catena alimentare. Una lettura servirà poi per scoprire gli equilibri tra i vari viventi: l'alterazione di un componente di una catena alimentare si può ripercuotere su tutto l'ecosistema. La conclusione avverrà con la risposta alla domanda iniziale.

La convivenza tra specie - Scienze - L Margnetti.docx




Piano Lezione: La conservazione delle risorse

Materia: Chimica

Autore: Alberto Mombelli, Luigina Mombelli

La lezione ha come principale obiettivo quello di capire come io persona in formazione contribuisco quotidianamente alla conservazione delle risorse e alla tutela dell'ambiente nella mia vita privata e nella mia attività professionale. Il tema viene introdotto analizzando alcuni fatti e cifre come l'aumento della popolazione mondiale, il crescente fabbisogno di energia e la diminuzione di risorse. Si passa poi ad analizzare un esempio concreto quale “perché meglio buttare la bottiglia di PET nell'apposito contenitore e questo gesto applicato su scala mondiale" Sarà lo spunto per una trasposizione alla vita professionale di tutti i giorni fatti di carta, di solventi ecc. La conclusione viene svolta con la verifica dell'apprendimento sulla base di una scheda con domande guida inerenti il tema trattato.


La conservazione delle risorse - Chi​mica - L Mombelli A Mombelli.docx



Piano Lezione: Carbon Footprint (questionario elaborato personalmente) e il futuro

Autore: Anna Borella

Materia: ​Inglese

La presente lezione ha un duplice obiettivo. Il primo è quello di rendere consapevoli le persone in formazione di quanto ogni loro scelta o azione abbia conseguenza a livello di di impatto generale sull'ambiente. Quello disciplinare invece vuol esercitare all'uso del tempo del Futuro in Inglese.
Dopo la parte introduttiva viene distrubuito un questionario, elaborato personalmente in maniera originale dalla docente, che riguardano piccole azioni o scelte che sicuramente toccano ogni studente nel loro vissuto quotidiano. Il punteggio finale delle domande permette di capire quanto le azioni siano già rispettose dell'ambiente e invece quanto siano distanti da un comportamento ritenuto ecologico.
Vengono poi formati dei gruppi "tematici" i quali sono responsabili di elaborare delle proposte personali per migliorare il punteggio. Il tutto viene svolto in lingua Inglese cercando di utilizzare il tempo del Futuro. Ogni gruppo presenterà i risultati e seguirà una discussione in forma planaria. La conclusione avviene con la visione di un video per valutare quanto sia effettivamente urgente risolvere il problema dei cambiamenti climatici e quindi quanto l'uomo debba modificare i suoi comportamenti.




Piano Lezione: Qualità dell'aria

Autore: Laura Chiaravalli

Materia: Matematica

Il piano in questione è stato pensato per 3 Unità Didattiche. È utilizzabile sia nella disciplina così, come effettuato dall'autrice, in un'attività didattica interdisciplinare. L'obiettivo disciplinare consiste nell'approfondire gli aspetti della statistica. A livello ecologico scoprire quali sono gli agenti inquinanti dell'aria e a quali conseguenze possono portare.
La parte introduttiva della lezione avviene attraverso un'attività di brainstrorming dove grazie agli spunti delle persone in formazione dovrebbero emergere quali sono i principali agenti inquinanti (quattro) presenti nell'aria. La classe viene suddivisa in quattro parti e ogni gruppo cerca di approfondire il tema che è stato assegnato presentandone poi una breve relazione al resto dei compagni.
Una volta acquisite le conoscenze necessarie verranno poi cercati i valori della città di Lugano, o piacimento di un'altra stazione di misura e si proverà dapprima a rispondere ad alcune domande quali: cosa influisce sui valori? perché si possono registrare variazioni così significative?...I dati raccolti serviranno poi per rispondere alle consegne disciplinare interenti il tema della statistica e consegnati. La conclusione proposta dall'autrice consiste nel riflettere, sempre a gruppi, su “Quali atteggiamenti concreti, nel mio quotidiano, posso migliorare per ridurre l'inquinamento?" seguito da una discussione finale in classe e sintesi con immagini/foto/slogan.



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