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Piano Lezione: Gli sc​arti in cucina e lo spreco alimentare

Autori: Michel Candolfi, Peter Hess, Boris Bouquet


In questo piano lezione si inizierà con una situazione pratica portando alcuni alimenti in classe. Con il supporto di alcune vignette provocatorie si lancerà la riflessione sul tema dello spreco e degli scarti alimentari. In particolare verranno trattati i seguenti aspetti: Come funziona la gestione dei resti di cucina a casa propria. La raccolta differenziata: l'umido. I prodotti scaduti. Le ricette con riciclo in cucina. L'associazione Tavolino magico. La corretta tenuta degli alimenti in frigorifero e/o congelatore. Gli acquisti con biglietto quando si va a fare la spesa. Verranno formati dei gruppi per una possibile soluzione problema tramite delle mappe mentali. Seguirà una riflessione plenaria valutando come esistano diverse possibilità.


Gli scarti di cucina e il riciclaggio - Cultura generale - P Hess M Candolfi B Bouquet.docx



Piano Lezione: Lo spreco alimentare.

Autore: Sarah Fontana


In questo piano lezione si ha come obiettivo principale quello di riconoscere alcune caratteristiche e situazioni dello spreco alimentare. Il tema viene introdotto grazie a un questionario dove la persona in formazione viene proiettata in un contesto pratico personale. I risultati fungeranno da spunto per mettere in comune i primi elementi che caratterizzano la tematica. In seguito verranno discusse in forma plenaria alcune domande poste dal docente per poi passare ad analizzare alcune statistiche e informazioni sullo spreco. La conclusione viene verificata attraverso delle schede che verranno assegnate ai vari teams che svolgeranno una presentazione.


Spreco alimentare - Cultura Generale - S Fontana.docx

Spreco Alimentare - Cultura Generale -S Fontana.docx

Spreco alimentare in Svizzera - Cultura Generale - S Fontana.docx

Spreco alimentare risposte - Cultura Generale - S Fontana.pptx


Piano Lezione: Impronta Ambientale

Autori: Danila Ostinelli, Teodoro Santaguida


Obiettivo principale di questa lezione è riuscire a definire il significato di Impronta Ambientale. Per raggiungere questo scopo la lezione viene introdotta con alcune schede che contengono informazioni e dati statistici. La persona in formazione sarà poi chiamata a rispondere a una scheda di lavoro che ne verifica l'apprendimento dei contenuti, con anche una proiezione della propria situazione personale.

Impronta ecologica - Cultura Generale - T Santaguida D Ostinelli.docx



Piano Lezione: Impronta Ecologica e “Earth overshooting day"

Autore: Omar Trapletti

In questa lezione, che può essere pensata anche per 2UD, alcuni tra gli obiettivi principali le persone in formazione devono conoscere il significato del concetto di Earth Overshoot Day e saperlo rapportare al proprio stile di vita. Riconoscere i comportamenti umani responsabili del degrado della Terra e le conseguenze così come saper attuare una separazione dei rifiuti per favorire il riciclaggio. Si inizia con una lettura sul significato di impronta ecologica e Overshooting day per poi rispondere ad alcune domande che troveranno una risposta in forma plenaria. Grazie a un video si passerà poi a toccare il tema dell'alimentazione e poi quello della separazione dei rifiuti. Tutte le informazioni raccolte dovrebbero permettere di svolgere in maniera consapevole il questionario WWF sull'impronta ecologica e analizzarlo.

Impronta ecologica e Earth Overshoot Day - Cultura Generale - O Trapletti.pptx


Piano Lezione: La spesa intelligente

Autore: Elena Soldati Späni

In questa lezione l'obiettivo per le persone in formazione è ​di capire quali sono tutti i gesti che possono portare a una spese intelligente. La lezione inizia con un brainstorming individuando alcuni aspetti quali prodotti a km 0, stagionalità, etichette ecc.. Si passerà poi a costruire il concetto di sosteni​bilità. Come conclusione i gruppi presenteranno quali sono dei marchi sostenibili con le relative motivazioni.



La spesa intelligente Educazione Alimentare E Soldati Späni.docx



Piano Lezione: La mia spesa

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra

L'obiettivo di questa lezione è di avvicinare le persone in formazione a un piccolo gesto quotidiano che magari li coinvolge solamente in piccoli momenti per ora ma mei prossimi anni potrebbero diventare i primattori delle scelte della spesa famigliare.

L'unità didattica parte da una sitazione molto pratica. Avendo a disposizione un budget 200fr. provare a immaginare di effettuare una spesa settimanale dei prodotti più comuni che sono consumati giornalmente (categorie indicate in una tabella distribuita). Questo permette di attivare la ricerca autonoma nella situazione e con delle domande mirate si vuol fare individuare nella realtà gli elementi che determinano l'impatto ambientale. In conclusione, si vuole verificare la competenza di “rendersi conto delle proprie scelte alimentari e del relativo impatto ambientale" grazie a una messa fuoco degli elementi di scelta hanno influenza.


La mia spesa - Economia e Diritto - F Malaguerra.docx

Piano Lezione: Quanto impatto ha la mia spesa

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra


Se nella prima lezione l'obiettivo era quello di avvicinare la persona in formazione a quelli che sono i criteri che possono determinare un certo impatto ambientale, in questa seconda parte si vuole dare un metro di misura a questo impatto ambientale grazie ai Punti di Impatto Ambientale (PIA). Provocare l'utilizzo attivo del sapere veicolato dal concetto mirato, anche se non noto nella sua espressione finita. Far rendere conto della necessità di parole appropriate per far riferimento alla situazione reale osservata.

Unità di misura elaborata dall'azienda Carbotech AG di Basilea. Concretamente permetterà di costruire un paragone tra i vari aliementi in tutte le sue componenti determinate nella prima parte. Non solo perché verranno forniti i valori per i mezzi di trasporto.


Quanto impatto ha la mia spesa - Economia e Diritto - F Malaguerra.docx


Piano Lezione: Mangiamo

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra


Le prime due lezioni sono un « antipasto » introduttivo al tema dell'Alimentazione e potrebbero essere trattate, con i dovuti filtri, in varie discipline. La terza parte vuole invece introdurre quello che è uno degli obiettivi del Piano Quadro di Economia e Diritto, ossia : “essere in grado di individuare in ogni situazione effettiva i soggetti dell'azione". La consegna può essere semplificata con il parallelo di aver visto di recente un film e di doverlo riassumere in un paio di minuti cogliendo quali sono i principali attori e la trama. Gli individui, le aziende e la collettività sono le soluzioni che dovrebbero emergere in maniera superficiale. L'attività dovrebbe provocare l'utilizzo attivo del sapere veicolato dal concetto mirato, anche se non noto nella sua espressione finita.

Far rendere conto della necessità di parole appropriate per far riferimento alla situazione reale osservata, fino al punto di individuare i soggetti dell'esercizio.


Mangiamo- Economia e Diritto - F Malaguerra.docx


Piano Lezione: Perché mangiare

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra


Una delle frasi che sento più di ricorrente pronunciare dalle mie persone in formazione durante le prime lezioni di Economia è « …perché l'economia gira… ». Si può intendere tutto, così come niente, per cui pretendo uno sforzo affinché a tale affermazione si dia un significato più preciso e profondo, magari solamente con parole chiave però già relazionate tra loro. In fondo perché dobbiamo apprendere una formazione e in seguito lavorare? Domande semplici dietro alle quali sta solamente una, ma fondamentale, parola: il Bisogno, anche dai gesti più semplici e ricorrenti come il mangiare o fare la spesa. Per far passare dall'intuizione alla formalizzazione nel concetto, necessario per rispondere alle domande poste con la consegna. Provocare la scoperta, almeno intuitiva, di quella realtà che vien definita dal concetto di “bisogno", da ricondurre poi alla sfera del diritto (“diritto al cibo") e all'economia (“bisogno da soddisfare coi beni", tema ripreso poi nelle lezioni successive). L'approfondimento supplementare può venir svolto per la classificazione dei bisogni.


Perché mangiare - Economia e Diritto - F Malaguerra.docx


Piano Lezione: Con cosa soddisfo la mia fame?

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra


La scoperta intuitiva dei concetti deve passare attraverso le esperienze, la quotidianità e le preconoscenze delle persone in formazione. Solo così si evita uno scollamento tra apprendimento teorico e pratica reale. In questa lezione si passa tramite uno dei punti cardini del circuito economico: il binomio bisogni-risorse. Una volta determinati i primi, ogni attore economico deve individuare quali sono le risorse, volutamente inteso come termine ampio di beni, servizi ed elementi intangibili, che possono placare questa mancanza. L'attività proposta porta gli studenti a presentare e discutere i risultati della loro riflessione. Per far passare dall'intuizione alla formalizzazione del concetto di “risorsa", necessario per poter costruire la competenza disciplinare mirata, ossia quella che soddisfa i nostri bisogni che non sempre si trova in natura già fatta. La discussione plenaria conclusiva cercherà di mettere a fuoco le parole “bisogni" e “risorse" e quindi verificando l'obiettivo.


Con cosa soddisfo la fame- Economia e Diritto - F Malaguerra.docx


Piano Lezione: Tutti possono mangiare?

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra


A questo stadio del percorso, a livello disciplina Economia e Diritto, arriviamo a quello che è il punto cardine: la scarsità delle risorse a fronte dei bisogni senza limiti degli esseri umani (causando disordine che toccherà al Mercato o al Diritto porvi rimedio). Il titolo della lezione è infatti emblematico posto sottoforma di domanda ma la quale risposta è purtroppo negativamente univoca. L'attività proposta vuole evidenziare il paradosso di un sistema dove in alcune parti del mondo vi è addirittura un'opulenza che genera sprechi. D'altro canto tutti hanno sicuramente visto almeno alla televisione la situazione in cui versano alcuni paesi poveri dove molte persone sono fortemente denutrite. Le persone in formazione dovrebbero constatare che, con una risorsa, non si possono soddisfare tutti i bisogni immaginabili o reali, ma appunto solo alcuni. Il cibo è un esempio, ma vi sono molte altre situazioni analoghe. Per far passare dall'intuizione alla formalizzazione del concetto di “scarsità", necessario per poter costruire la competenza disciplinare mirata. L'obiettivo sarà di focalizzarsi su questo concetto chiedendo altri spunti agli allievi.


Tutti possono mangiare- Economia e Diritto - F Malaguerra.docx


Piano Lezione: Quanta scelta

Materia: Economia e Diritto

Autore: Quanta scelta


La seguente lezione pone un punto parziale alle tre precedenti. Infatti, nella disciplina Economia le parole chiave della proposta possono essere identificate in « Azienda/Produzione ». Quindi combinate con le due precedenti « Bisogni » e « Risorse/Scarsità » si arriva a comporre il trinomio più importante di quanto viene approfondito il Ciclo Economico nella citata disciplina. Si vuole rendere consapevoli che i prodotti non già pronti in natura. Per poi far passare dall'intuizione alla formalizzazione del concetto di “azienda", necessario per poter costruire la competenza disciplinare mirata, ossia quello che l'uomo per soddisfare i bisogni deve organizzarsi in un sistema chiamato azienda. Le sue scelte sono frutto dell'autonomia dell'imprenditore (sfruttamento, scarsità, espansione, modi di produzione artigianale…). Si vuole verificare la competenza con una discussione plenaria di quanti bisogni ogni persona in formazione riesce a soddisfare in modo indipendente ritornando all'intuizione precedentemente menzionata.


Quanta scelta - Economia e Diritto - F Malaguerra.docx


Piano Lezione: Ho voglia di papaya

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra


Con la lezione precedente si voleva iniziare a stimolare un altro aspetto, ossia di quanta scelta-offerta genera la competizione tra le aziende. Ora l'approfondimento vuole chinarsi proprio su chi genera una richiesta e chi cerca di soddisfarla. Ai nostri tempi però bisogna essere consapevoli che non è più come qualche decennio fa dove la relazione Domanda è Richiesta è Produzione risulta essere unidirezionale. Oggi è sovente bidirezionale dove spesso, grazie allo sviluppo e alla tecnologia l'offerta e la produzione cercano di stimolare la domanda. In Economia stiamo quindi parlando di Mercato.

L'immagine delle 16 famiglie, provenienti da tutto il mondo con la loro spesa settimanale, permette di comprendere meglio come viene soddisfatto il bisogno di nutrirsi. Verranno focalizzati alcuni aspetti dei prodotti: la provenienza, la composizione, la quantità di elaborazione/naturalezza e l'industriallizzazione paragonato all'artigianato. La discussione finale portando qualche esempio di sfizio fuori stagione e come sia stato possibile soddisfarlo grazie a quello che troviamo nei nostri negozi dovrebbe far riflettere che questi scambi sono l'espressione del mercato.


Ho voglia di papaya- Economia e Diritto - F Malaguerra.docx


Piano Lezione: Quanto spreco!

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra


In questa sezione ci si vuole avvicinare al concetto delle istituzioni e del diritto. L'attività vuole mettere in evidenza di quelli possono essere i limiti del sistema « Mercato ». Partendo da un video con immagini forti di quello che può essere un supermercato che getta cibo nella spazzatura. Per far passare dall'intuizione alla formalizzazione del concetto di “mercato", necessario per poter costruire la competenza disciplinare mirata, ossia quello che il mercato necessità di istituzioni per colmare le inefficienze. Si osserverà l'alternativa dell'offerta pubblica e se del caso la necessità di far intervenire il diritto. La discussione conclusiva su altri esempi di disparità del mercato che non rendono accessibili a tutti le risorse dovrebbe avvicinare. la competenza di “mercato inefficiente con necessità di altre isitituzioni e paletti".


Quanto spreco - Economia e Diritto - F Malaguerra.docx




Piano Lezione: Gestione rifiuti e riciclaggio

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra



Questa parte sul riciclaggio va a ripescare alcune parole chiave fondamentali già incontrate in precedenza: i rifiuti come reazione al nostro bisogno di consumare, la produzione di beni e servizi fa capo a delle risorse che sono a disposizione in quantità limitate. L'aumento della produzione va quindi a scontrarsi con questo vincolo e il riciclaggio non è niente altro che la risposta alla crescente domanda di beni e servizi. Cercando di riutilizzare le risorse già esistenti si evita di fare capo a meno risorse nuove attenuando il problema appunto della limitatezza. L'attività proposta ha pure una duplice utilità, le nostre persone in formazione stanno per diventare dei cittadini a pieno titolo e già oggi rientrano nella categoria dei consumatori. Provare a separare correttamente dei rifiuti attiva la ricerca autonoma nella situazione, individuando nella realtà gli elementi che determinano la reciclabilità e quindi un'educazione alla cittadinanza. In secondo luogo, non bisogna solamente accettare il rifiuto come normale ma un'attività di analisi di cosa potrebbe essere evitato da parte del consumatore ma anche da parte del produttore permetterà di individuare nella realtà gli elementi che determinano il corretto utilizzo di un imballaggio e una corretta produzione.


Gestione rifiuiti e risorse limitate - Economia e Diritto - F Malaguerra.docx


Piano Lezione: Basta la terra per tutti?

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra

Quando iniziai la stesura di questo progetto nel settembre 2014 non si era ancora profilata la figura di Greta Thumberg. Ora che lo sto completando posso sicuramente accennare per questa parte della giovane ragazza svedese. Impronta ambientale e cambiamenti climatici sono la stessa faccia della medaglia in quanto un'impronta ambientale elevata ha degli effetti sul clima.

Ancora una volta rientrano alcune parole chiave viste più volte: i nostri bisogni generano una richiesta di una produzione di beni e servizi che fanno capo a delle risorse che sono scarse e spesso inquinanti. Queste ultime disperse nell'ambiente stanno riscaldando il clima. Questo è oramai inconfutabile, a meno che non si vogliano distorcere gli aspetti negativi e portarli a benefici come qualcuno tenta di fare: quando non ci saranno più i ghiacci eterni della Siberia e del Polo Nord si potrà produrre anche in quei posti. Provocazioni che mi fanno rabbrividire.

Nessuno chiede e vuole tornare all'età della pietra per salvare la terra ma la nostra impronta ambientale è troppo elevata. Questo è un indicatore che ci dice con il nostro stile di vita quanti mondi abbiamo bisogno se tutti vivessero con il nostro standard. Essendo questa cifra nettamente al di sopra di 1, mentre la terra è una sola, significa che c'è qualcosa che non va e soprattutto non sarà sostenibile a lungo termine. Questo in ragion del fatto che la popolazione mondiale sta crescendo vertiginosamente e tutti vorrebbero vivere con i nostri standard. Potrà esserci la tecnologia ad aiutarci, ma molte nostre abitudini andranno ripensate prima che arriveranno i divieti. La gestione delle risorse e il concetto stesso di sostenibilità rientra come punto chiave in quasi tutte le ordinanze professionali. Tramite l'attività della pesca, che può essere reale ma anche metafora di altre situazioni aiuterà a costruire il concetto di sostenibilità. Attivare la ricerca autonoma nella situazione, individuando nella realtà gli elementi che determinano la sostenibilità ambientale per raggiungere l'obiettivo.


Basta la terra per tutti - Economia e Diritto - F Malaguerra.docx


Piano Lezione: La mobilità della mia classe

Materia: Economia e Diritto

Autore: Fiorenzo Malaguerra

Il tema della mobilità è ottimo per una lezione sul diritto dove in contrapposizione ci sono i diritti, le libertà e le responsabilità individuali da una parte e le leggi, le restrizioni e divieti dall'altra. L'attività può essere impostata con qualsiasi tematica specifica: es. divieto delle auto a benzina per citarne una, per creare nuovamente un dibattito tra la fazione più libertina contro quella più interventista. Suscitare curiosità, stimolare, provocare, per far venir voglia di conseguire l'obiettivo della lezione. La discussione farà riflettere che puntare tutto sulla responsabilità individuale è meno efficace nel raggiungere un determinato obiettivo mentre l'imposizione raggiunge la massima efficacia a scapito di essere oppressiva. Il quesito su chi sarebbe disposto a rinunciare all'auto quali sono le perdite e i benefici a livello individuale rispettivamente collettivo. Sarà l'occasione per sintetizzare il lavoro svolto, mettendo a fuoco tutti i concetti mirati di maturità (bisogni, risorse, limitatezza, conflitti, leggi, imposizioni…).


La mobilità de​lla mia classe - Economia e Diritto - F Malaguerra.docx

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Piano Lezione: Impronta Ecologica - I nostri comportamenti in rapporto all'ambiente

Autori: Barbara Bonetti, Lino Compagnoni (lino.compagnoni@scuolaprofessionale.ch)

Materia: ​Cultura Generale

L'obbiettivo di questo piano lezione consiste nel comprendere e analizzare gli influssi e le responsabilità che ognuno di noi ha, in rapporto all’ambiente che viviamo. Le persone in formazione vengono attivate con una domanda spiazzante che vuole far riflettere su quali scelte epocali è confrontato il nostro mondo: risolviamo povertà, malattie e guerre o abbiamo il lusso di affrontare i cambiamenti climatici? La discussione è prevista in forma planaria e dovrebbe far capire come si tratti esclusivamente di una questione di scelte politiche, poiché basta osservare il video sull'Agenda Politica di alcuni Stati che si sono posti per il 2030. La comprensione dello stesso viene svolta attraverso un cruciverba che fornirà la parola chiave per evitare che il tutto resti lettera morta.
Il rilancio dell'attività viene fatto chiedendo invece quali piccoli gesti potrebbe attuare il singolo individuo, che sommati assieme, potrebbero aiutare a frenare il problema.
Una volta prese in considerazione alcune possibilità di intervento verrà somministrato il test sull'impronta ecologica del WWF (ne esistono anche altri) che restituirà in manierà abbastanza veritiera il nostro personale impatto sull'ambiente, seguirà poi una riflessione su quali misure potrebbero essere attuate a livello personale per ridurre le nostre responsabilità.
Il ciclo delle lezioni può essere concluso con una visita a un depuratore, o altro, per collegarsi al discorso di fare il possibile per tenere il territorio in maniera da lasciarlo intatto per le generazioni future.​

Impronta Ecologica - Cultura Generale - Barb​ara Bonetti e Lino Compagnoni.pdf


Piano Lezione: Carbon Footprint (questionario elaborato personalmente) e il futuro

Autore: Anna Borella

Materia: ​Inglese

La presente lezione ha un duplice obiettivo. Il primo è quello di rendere consapevoli le persone in formazione di quanto ogni loro scelta o azione abbia conseguenza a livello di di impatto generale sull'ambiente. Quello disciplinare invece vuol esercitare all'uso del tempo del Futuro in Inglese.
Dopo la parte introduttiva viene distrubuito un questionario, elaborato personalmente in maniera originale dalla docente, che riguardano piccole azioni o scelte che sicuramente toccano ogni studente nel loro vissuto quotidiano. Il punteggio finale delle domande permette di capire quanto le azioni siano già rispettose dell'ambiente e invece quanto siano distanti da un comportamento ritenuto ecologico.
Vengono poi formati dei gruppi "tematici" i quali sono responsabili di elaborare delle proposte personali per migliorare il punteggio. Il tutto viene svolto in lingua Inglese cercando di utilizzare il tempo del Futuro. Ogni gruppo presenterà i risultati e seguirà una discussione in forma planaria. La conclusione avviene con la visione di un video per valutare quanto sia effettivamente urgente risolvere il problema dei cambiamenti climatici e quindi quanto l'uomo debba modificare i suoi comportamenti.




Piano Lezione: Qualità dell'aria

Autore: Laura Chiaravalli

Materia: Matematica

Il piano in questione è stato pensato per 3 Unità Didattiche. È utilizzabile sia nella disciplina così, come effettuato dall'autrice, in un'attività didattica interdisciplinare. L'obiettivo disciplinare consiste nell'approfondire gli aspetti della statistica. A livello ecologico scoprire quali sono gli agenti inquinanti dell'aria e a quali conseguenze possono portare.
La parte introduttiva della lezione avviene attraverso un'attività di brainstrorming dove grazie agli spunti delle persone in formazione dovrebbero emergere quali sono i principali agenti inquinanti (quattro) presenti nell'aria. La classe viene suddivisa in quattro parti e ogni gruppo cerca di approfondire il tema che è stato assegnato presentandone poi una breve relazione al resto dei compagni.
Una volta acquisite le conoscenze necessarie verranno poi cercati i valori della città di Lugano, o piacimento di un'altra stazione di misura e si proverà dapprima a rispondere ad alcune domande quali: cosa influisce sui valori? perché si possono registrare variazioni così significative?...I dati raccolti serviranno poi per rispondere alle consegne disciplinare interenti il tema della statistica e consegnati. La conclusione proposta dall'autrice consiste nel riflettere, sempre a gruppi, su “Quali atteggiamenti concreti, nel mio quotidiano, posso migliorare per ridurre l'inquinamento?" seguito da una discussione finale in classe e sintesi con immagini/foto/slogan.



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