Parte teorica
Mobilità
Per affrontare la problematica espongo alcuni significativi dati sulla mobilità in Svizzera, presi dall'Ufficio Federale di Statistica[1] e dall'Ufficio Federale delle Strade: dove emerge in modo prepotente che la maggior
ragione di spostamento degli svizzeri riguarda il
tempo libero. Mentre il traffico stradale è responsabile ancora per il 30% del CO2 emesso.
Il
traffico di merci sulle strade è in diminuzione ma resta ancora molto da fare per portarlo maggiormente su rotaia. L'apertura della galleria di base
Alptransit del Gottardo dovrebbe cambiare queste cifre. Bisognerà aspettare un po' per avere queste informazioni.
Per scoraggiare il traffico su gomma è stata introdotta la Tassa sul traffico pesante. La TTPCP è una tassa federale calcolata sulla base del peso totale del veicolo, del livello delle emissioni nonché dei chilometri percorsi in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein.
La tassa è dovuta per tutti gli autoveicoli e i rimorchi
- con un peso totale autorizzato superiore a 3,5 tonnellate;
- che servono per trasportare merci;
- che sono immatricolati in Svizzera o all'estero e circolano sulla rete stradale pubblica svizzera.
Trasporto di merci secondo il mezzo
MEZZO DI TRASPORTO
| MILIONI DI TONNELLATE
|
Strada e Ferrovia | 39,6
|
Strada
| 27,7
|
Ferrovia
| 11,9
|
Infatti, purtroppo, non si è ancora arrivati all'obiettivo di avere 650'000 passaggi all'anno attraverso le Alpi Svizzere.
In
Ticino si fa un percorso medio di
29 km per un tempo di
75 minuti, meno delle altre regioni ma se guardiamo le modalità si nota che il Ticino con
630 automobili per 1000 persone è il Cantone più motorizzato e quindi le strade risultano
più trafficate. E il
trasporto pubblico? Si dice che non sia così efficiente. In Ticino sta comunque crescendo notevolmente, basta guardare il numero di passeggeri di TILO.
Passeggeri trasportati in Ticino da Tilo
Gli studi dimostrano ogni qualvolta si dà un'offerta aggiuntiva di strada viene sempre assorbita in breve tempo dalla domanda. Questo significa che la costruzione di nuove strade porta ad un effetto benefico temporaneo. Naturalmente ci sono delle infrastrutture che sono un obbligo nei confronti di alcuni comuni o zone per riparare errori fatti nel passato, come ad es. la nuova circonvallazione a Roveredo GR. Non da ultimo la popolazione e il tasso di motorizzazione stanno continuamente crescendo.
A dimostrazione di quanto detto prima, nonostante la costruzione di nuove strade, le
ore in colonna sono notevolmente aumentate, come dimostra il grafico sottostante. Nelle nuove pubblicazioni alcuni di questi dati non sono più presenti ma presentati sotto forma diversa. Per altre informazioni più recenti rimando al seguente
link.
Numero di ore in colonna
Cause
| Nr. ore (var.%) |
Traffico
| 22110 (-4)
|
Incidenti
| 2597 (+4)
|
Cantieri
| 393 (+67)
|
Altro
| 266 (+59)
|
I punti più trafficati della Svizzera
Costi di auto vs Mezzi pubblici
Lo studio dell'ex capo dell'Ufficio dello Sviluppo Territoriale del Cantone Ticino,
Riccardo De Gottardi,
conferma ancora una volta che a livello di costi l'auto non è concorrenziale rispetto al mezzo pubblico. Il suo lavoro viene riassunto nell'articolo, apparso nel quotidiano La Regione Ticino del 9 marzo, con un articolo a cura di Simonetta Caratti, che riporto.
"Il Lussemburgo ha fatto il grande passo: da qualche giorno, trasporti pubblici gratuiti per tutti. È il primo Paese al mondo a scegliere questa via verde per combattere i cambiamenti climatici. Per il governo di Xavier Bettel la svolta ecologista è “un'importante misura sociale”, che consentirà al 40% delle famiglie, che già usano i mezzi pubblici, di risparmiare 100 euro l’anno. La domanda legittima è chi paga. La risposta è lo Stato. In ballo ci sono 41 milioni di euro l’anno, gli introiti della vendita di biglietti (l’8% dei 500 milioni spesi ogni anno per il sistema dei trasporti pubblici). È un passo praticabile in Svizzera, dove l’elevato costo di treni e bus è periodicamente messo in questione? Quanti sono pronti a lasciare l’auto in garage e salire su treno e bus, se costassero meno? Quanto meno? Fra auto e treno, chi esce davvero vincente oggi a livello di prezzi? Siamo andati a verificare, scoprendo che il trasporto pubblico è sempre economicamente vantaggioso per pendolari e viaggiatori assidui che hanno un abbonamento: in Ticino, il risparmio può arrivare a migliaia di franchi l’anno. Questo emerge da una analisi, un testa a testa fra auto e treno, fatta dell’esperto Riccardo De Gottardi, che per 30 anni si è occupato di pianificazione del territorio e della mobilità al Dipartimento del territorio. «La realtà talvolta differisce dalla percezione del singolo, che tendenzialmente non conosce o sottostima il costo della propria autovettura e sistematicamente ignora l’ampio spettro delle tariffe dei trasporti pubblici», spiega. Nell'analisi De Gottardi distingue fra traffico a lunga percorrenza e traffico regionale e differenzia anche tra costi variabili (che aumentano in funzione delle percorrenze effettuate) e costi fissi per l’auto (non dipendenti dall’uso). «Il confronto di tariffe tra treno e automobile (pur considerando solo quelle variabili), mostra che il trasporto pubblico è sempre vantaggioso per chi si sposta giornalmente o comunque spesso ed ha un abbonamento», spiega. Per i pendolari del lavoro e della formazione in Ticino che hanno un abbonamento Arcobaleno, la ferrovia batte l’auto, facendo risparmiare fino a 4mila franchi l’anno. Molti comuni offrono facilitazioni ai residenti che ne riducono il costo di un altro 20-30%. Facciamo un esempio. Un pendolare che ogni giorno fa Bellinzona-Mendrisio in 2ª classe sborsa 1’890 franchi, contro i 5’584 in auto, calcolando solo i costi variabili come carburante, servizi e riparazioni, senza i costi di un eventuale posteggio al lavoro. Sulla stessa tratta, per chi usa meno frequentemente i mezzi pubblici e fa capo alla carta giornaliera, la ferrovia batte le quattro ruote, se si ha l’abbonamento a metà prezzo: 16 franchi in treno, contro i 25 in auto. «Per chi si sposta meno frequentemente in Ticino come verso mete d’oltralpe, l’arma vincente nel confronto dei costi è avere l’abbonamento a metà prezzo (185 franchi per adulti il primo anno e dal secondo 165 franchi, 120 per i giovani fino a 25 anni). In 2ª classe permette un risparmio tra 30 e 130 franchi secondo le destinazioni fuori dal Ticino. Senza abbonamento, il biglietto a prezzo intero in 2ª classe è invece superiore all’auto». L’investimento per l’abbonamento a metà prezzo è conveniente «costa la metà o perfino un terzo della tassa annuale di circolazione». 'Bus gratuiti solo per periodi limitati' Prezzi a parte, la via del Lussemburgo è poco ipotizzabile secondo De Gottardi in Ticino: «È sostenibile per eventi specifici o periodi definiti a titolo promozionale. Diventa una proposta ingannevole se induce a credere che l’ostacolo all’uso dei trasporti pubblici sia il costo invece che le prestazioni e vengano così sottratte risorse per migliorare le prestazioni, che sono talvolta il vero problema da risolvere attraverso un loro potenziamento. Peggio ancora se la tariffa zero porta a negligere il fatto che il trasporto pubblico costa e, se non lo paga l’utente, dovrà farlo il contribuente, che già oggi nel traffico regionale ne assume circa i due terzi».
Quanto spendiamo per l’autovettura?
I costi dell’automobile si distinguono in fissi (non dipendenti dall’uso del veicolo) e variabili che aumentano in funzione delle percorrenze effettuate. Tra i primi: ammortamento, interessi sul capitale investito, imposta di circolazione, assicurazione responsabilità civile, assicurazione casco, parcheggi… I costi variabili comprendono invece svalutazione del veicolo, carburante, pneumatici, servizi e riparazioni. «Se prendiamo alcuni modelli con un prezzo di catalogo tra i 25’000 e i 45’000 franchi (con trazione a benzina, ibrida o diesel) e una percorrenza annuale di 15’000 km i costi totali si situano tra 60 e 80 centesimi, quelli variabili tra i 25 e i 35 cts/km. Per la nostra analisi usiamo (come proposto dal TCS per il 2020) un veicolo medio dal prezzo di acquisto di 35’000 franchi, un costo totale di 71 cts/km, di cui 27 cts/km variabili», spiega De Gottardi. Vale anche la pena chiedersi quanto costa la seconda automobile in famiglia. «Rinunciandovi, facilmente il risparmio si potrebbe situare tra i 7’000 e i 10’000 franchi all’anno».
Mezzi pubblici gratis per tutti? La rivoluzione verde del Lussemburgo potrebbe contagiare altri Paesi? Tanti sarebbero pronti a lasciare l’auto in garage e salire sul treno, se i biglietti fossero meno cari. Ma è un pregiudizio. In un testa a testa tra auto e treno, dimostriamo che i servizi pubblici escono spesso vincenti per il borsellino. I pendolari 'salverebbero' 4mila franchi
Per i pendolari del lavoro e della formazione in Ticino con in tasca l’abbonamento annuale Arcobaleno, il confronto non lascia spazio a dubbi: il trasporto pubblico è nettamente più vantaggioso dell’auto, anche se si sceglie la 1ª classe. Il vantaggio aumenta in funzione della distanza percorsa: «Nell’esempio da Bellinzona, il risparmio in 2ª classe, si situa, secondo la destinazione, tra 1’500 e 4’400 franchi. In 1ª classe a partire da 3 zone, tra 500 e 3’200 franchi. Vanno aggiunti i risparmi del posteggio al lavoro (tra 500 e 1’000 franchi l’anno) e sconti fino al 30% per collaboratori di imprese che partecipano all’azione ‘abbonamento aziendale’», spiega De Gottardi. Chi usa meno frequentemente i mezzi pubblici, di regola fa capo alla carta giornaliera. «Ipotizzando di partire da Mendrisio con l’abbonamento a metà prezzo, spostarsi coi trasporti pubblici è vantaggioso. Più il viaggio è lungo più il vantaggio è rilevante e può perfino dimezzare il costo rispetto all’automobile. Se si sceglie la 1ª classe l’auto è vincente sulle brevi distanze, pareggia i conti sulle medie, la ferrovia prevale solo per i tragitti lunghi».
Esperienza personale - Abbonamento Arcobaleno
Dal primo settembre 2021 ho acquistato un abbonamento Arcobaleno per le zone 20,21,22. Posso circolare da Rossa in Valle Calanca, fino a Giubiasco e di ritorno a Biasca. Quando, per gran parte dell'anno abito in Calanca, l'auto, combinata alla bici, mi serve per qualche spostamento per avere degli orari migliori. Ho calcolato di effettuare circa 50km a settimana. Nei mesi tra gennaio e febbraio, partendo da Riviera i collegamenti sono talmente ottimali che non ho mai utilizzato un giorno l'automobile. Ho percorso quindi, tempo libero compreso, 6 mesi con un pieno di benzina e ho calcolato che a fine mese di novembre il costo dell'Abbonamento Arcobaleno sia già stato ripagato. Risparmiando preoccupazioni di traffico, posteggio e soprattutto durante il viaggio posso lavorare con il computer portatile.
Raddoppio del San Gottardo?
La premessa di questo paragrafo consiste nel voler esporre alcuni fatti oggettivi in modo apolitico e non ideologico sull'opportunità di raddoppiare o meno la galleria autostradale del San Gottardo.
VANTAGGI
| SVANTAGGI |
- Più sicurezza in galleria;
- Meno code ai portali sud e nord;
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- Studio Ufficio delle Strade (USTRA) dimostra che l’aumento di traffico avrà un effetto negativo sulla sicurezza nel resto delle strade svizzere;
- Spostamento delle code alla Dogana di Chiasso: tratto del Sottoceneri già intasato che avrà influssi anche sulle strade principali;
- Costo elevato (ca. 3 miliardi di fr.) per rapporto alla necessità;
- Alptransit dovrebbe sgravare la rete stradale;
- Rischio di incentivare il trasporto su gomma;
- Più traffico e inquinamento in Ticino e Uri;
- Traffico giornaliero e il numero di giornate di coda (che si hanno solo in certi momenti) non mette in primo piano l’opera;
- Altre zone della Svizzera molto più trafficate.
|
In conclusione, soppesando i vantaggi e gli svantaggi questi ultimi sono nettamente in maggioranza e
non parlano a favore di un raddoppio della galleria.
Come ben sappiamo però, il 28 febbraio 2016, il popolo svizzero ha approvato in votazione popolare. Solo il futuro ci dirà se sarà stata la scelta vincente.
Il progetto Alptransit[2]
Con la costruzione della Nuova ferrovia transalpina (NFTA) nasce un collegamento ferroviario rapido ed efficiente. Il cuore della nuova linea è costituito dalle due gallerie di base del San Gottardo e del Ceneri. Nell'immagine sottostante si può vedere il percorso. Questo collegamento ferroviario consente ai treni di attraversare le Alpi con pendenze minime e ampie curve. Il punto più alto è ad appena 550 metri sul mare, l'altitudine della città di Berna.
Questa ferrovia di pianura consente di trasportare efficientemente le merci su rotaia e di ridurre la durata dei viaggi del traffico passeggeri nazionale e internazionale. Nel traffico passeggeri la nuova linea permette di ridurre notevolmente la durata dei viaggi. La nuova linea del San Gottardo è un tratto ad alta velocità. I treni viaggiatori possono circolare per circa 60 km con velocità fino a 250 km/h. Per velocità del genere il tracciato deve essere praticamente diritto, senza curve strette, e sui tratti a cielo aperto non devono esserci passaggi a livello.
Per potenziare i mezzi pubblici e trasferire nella maggior misura possibile il traffico merci dalla strada alla rotaia bisogna modernizzare e ampliare l'infrastruttura. In questo modo viene nettamente migliorata la competitività della ferrovia nel traffico merci. Questo favorisce il trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia, il che a sua volta consente di attuare quanto voluto dall'articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi. La nuova galleria del Ceneri permette ora di collegare Bellinzona a Lugano in soli 15 minuti, mentre Locarno a Lugano in soli 29. Un potenziamento dell'offerta che si spera incoraggerà più persone a lasciare a casa l'auto.
Le automobili e il futuro
Politicamente si è iniziato un cambiamento verso le auto meno inquinanti. Infatti la riveduta legge sul CO2 prevede una tassa all'importazione di automobili nuove con emissioni di CO2 che superano i 130 g/km. Vengono sanzionati i veicoli nuovi che consumano più di 5,6 l/100 km di benzina, rispettivamente più di 4,9 l/100 km di diesel. Da qualche anno anche per le auto è stata attribuita l'etichetta Energia, vedi immagine successiva, che in un colpo d'occhio permette di stabilire l'efficienza.
Classi di efficienza energetica in Svizzera
Anche gli
pneumatici hanno un'etichetta e la scelta di categoria A e B possono permettere un risparmio di carburante fino al 6% e una riduzione fonica.
Come consumare di meno?
In Ticino il 30% degli spostamenti in auto non supera i 3km, proprio in questi tratti brevi che l'auto consuma di più poiché il motore non riesce a scaldarsi a sufficienza. Evitare gli spostamenti brevi. Il climatizzatore aumenta del 10-30% il consumo di carburante.
Visto il crescente bisogno di mobilità, che non è seguita da un pari aumento di capacità delle arterie stradali, come si può risolvere il problema per ridurre inquinamento e ingorghi stradali?
Car sharing: sistema che conta oltre 100'000 membri, funziona senza sportello. Si può scegliere tra 2500 veicoli situati principalmente nelle città e presso le stazioni. L'auto può essere riservata 24 ore su 24 per telefono o internet. Il sistema funziona con una quota e fatturazione annua. È vantaggioso per meno di 15'000km annui ma si risparmiano costi del parcheggio e manutenzione. |
Car pooling: in svizzera circa il 90% delle persone che si reca al lavoro lo fa da solo quindi bisognerebbe aumentare la condivisione, ossia più persone che utilizzano la stessa auto quando tragitto e orari sono circa i medesimi. In questo modo si risparmiano costi e si riducono le auto in strada.
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Mezzi pubblici: in questi ultimi anni ci si rende sempre più conto che il mezzo pubblico va potenziato, in particolar modo nelle aree urbane per questo motivo si sta investendo moltissimo per adeguare le infrastrutture sia ferroviarie, dei tram e dei bus. |
Non ridurranno i mezzi sulle strade ma almeno risolvono il grande problema dell'inquinamento: le
auto elettriche.
Oramai non è più un mercato di nicchia, per alcuni entro il 2050 tutte le auto dovrebbero esserlo. L'auto viaggia grazie a un motore elettrico che non necessita di benzina e di tutta la manutenzione che un motore richiede e può essere tranquillamente ricaricato da casa. Già oggi in Ticino ci sono 100 colonne di ricarica e ci sono degli incentivi all'acquisto. L'esplosione forse non è ancora arrivata poiché il costo è leggermente maggiore e soprattutto la percorrenza è limitata: ca 200 km in media (550 per la Tesla ma con un costo non alla portata di tutti).
Uno studio recente del
Paul Sherrer Institute ha dimostrato che l'impatto ecologico di un'auto elettrica è nettamente inferiore rispetto agli altri modelli.
Impatti ambientali a confronto tra vari tipi di auto
Bisogna anche sfatare alcuni pregiudizi errati sulle auto elettriche.
Chi guida un’auto elettrica deve aspettare ore e ore: il tempo di ricarica è interminabile e in Svizzera ci sono troppo pochi punti di ricarica. È vero il contrario. Un’auto elettrica offre infatti il grande vantaggio di poter essere ricaricata mentre è parcheggiata. La ricarica lenta è utile anche per evitare che si generino picchi di potenza elevati nel sistema elettrico globale. Inoltre di solito è possibile scegliere la fonte di energia e optare per la corrente ecologica, più rispettosa dell’ambiente. Nei viaggi più lunghi, è possibile approfittare delle pause, comunque necessarie, per ricaricare l’auto nelle aree di sosta dotate di stazioni di ricarica rapida. Questa operazione richiede al massimo 20 – 30 minuti. La rete delle stazioni di ricarica pubbliche viene costantemente ampliata. Al seguente
link è visibile una panoramica con informazioni in tempo reale sulla disponibilità delle stazioni di ricarica pubbliche. Un altro
sito mostra una panoramica delle auto elettriche più efficienti da un punto di vista energetico.
L’autonomia delle auto elettriche è ancora troppo bassa. La capacità della batteria delle auto elettriche di oggi è sufficiente per un’intera settimana. Le utilitarie usate in contesti urbani hanno un’autonomia di 200 chilometri e oltre, mentre le berline pensate per chi si muove spesso in auto fino a 650 chilometri.
Le batterie delle auto elettriche sono rifiuti speciali. Danneggiano l’ambiente invece di proteggerlo. Ogni forma di attività umana ha ripercussioni negative sull’ambiente, sulla salute e sulle risorse. Lo stesso vale anche per le batterie e l’elettromobilità. Se si pone la questione in termini più corretti, ovvero: «quali effetti dannosi hanno le auto elettriche rispetto a quelle con motori a combustione?», la comunità scientifica è concorde. Nonostante l’inquinamento causato dalla produzione delle batterie, nel corso dell’intero ciclo di vita le auto elettriche risultano migliori rispetto alle auto con motori a combustione. Benché le batterie vengano ormai da tempo riciclate (in quanto prescritto dalla legge!), il livello di efficienza raggiunto in materia di riciclaggio ha ancora margini di miglioramento.
Se si tiene conto dell’energia grigia per la produzione delle batterie, l’ecobilancio delle auto elettriche è peggiore di quello delle auto a benzina. No, non è vero, oppure lo è solo in un contesto molto sfavorevole. Se si considera l’intero ciclo di vita, nella maggior parte dei Paesi europei le batterie delle auto elettriche oggi hanno un minore impatto climatico rispetto alle auto a benzina. L’Istituto Paul Scherrer lo ha potuto dimostrare di recente. Le uniche eccezioni sono rappresentate da Polonia ed Estonia, dove nella rete è presente ancora molta elettricità prodotta dal carbone. Il bilancio a livello di gas a effetto serra delle auto elettriche è determinato soprattutto dall’elettricità con cui vengono ricaricate le batterie. Grazie all’approvvigionamento di elettricità povero di CO2, in Svizzera le auto elettriche hanno un grande vantaggio: causano meno della metà delle emissioni delle auto a benzina.
Facciamo un paragone con la Tesla 3, che percorre fino a 560 km con un carica di 5 ore nelle pubbliche e 10 in quelle casalinghe.
|
TESLA 3 |
UTILITARIA A BENZINA |
Km Annui
| 15000 | 15000
|
Benzina
|
- |
1575 |
Manuntenzione e targhe in chf
|
200 |
1000 |
Elettricità (base 14,7kw/h per 100km)
| 2205
| -
|
Costo elettricità (base chf 0.2 per Kw/h)
| 441
|
- |
Costi totali manutenzione | 641
|
2575 |
In Ticino il Cantone garantisce i seguenti
vantaggi a chi usa un mezzo elettrico:
Imposta di circolazione
In Ticino dal 2009 sono entrati in vigore gli ecoincentivi con un sistema di bonus/malus sull'imposta di circolazione. A partire dal 1.1.2014, la modifica della legge ecoincentivi prevede un sistema di calcolo delle imposte sulla base delle emissioni di CO2 del veicolo. Benefici consultabili su
www.ti.ch/circolazione.
Contributi finanziari per ebike
Alcuni Comuni ticinesi offrono un contributo finanziario ai propri cittadini che decidono di acquistare una bicicletta elettrica.
www.ebiketicino.ch
Agevolazioni di parcheggio
In diversi Comuni ticinesi ci sono delle particolari agevolazioni di posteggio per i veicoli muniti di vignetta Friendly VEL. La sola condizione per poter beneficiare di questo vantaggio è richiedere GRATUITAMENTE la vignetta Friendly VEL in corso di validità presso i nostri uffici o tramite il formulario a lato. Possono riceverla tutte le persone detentrici di veicoli che rientrano nei criteri stabiliti da Infovel.
Riduzioni e sconti su prestazioni
Diverse compagnie d'assicurazione concedono ribassi particolari su RC e casco dei premi assicurativi ai veicoli efficienti, come pure società di leasing offrono tassi particolarmente vantaggiosi.
www.bfe.admin.ch
Un altro interessante progetto è
E-Force: un progetto svizzero di camion elettrico che produce energia quando si frena. Ad es. per un trasporto dalla Svizzera interna al Ticino, la batteria in cima al passo del San Gottardo è scarica, ma durante la discesa e le relative fasi di frenata riesce a ricaricarsi. Per ulteriori informazioni vedi il seguente
link.
Infine, ecco alcuni consigli su quale auto scegliere in base alle proprie esigenze. Documento scaribile, un po' più in grande, dagli allegati dalla Rivista dell'Energia, ottobre 2020 di Svizzera Energia.
[1]
È da osservare come il microcensimento della Mobilità e Trasporti venga svolto ogni 5 anni, l'ultima nel 2015, a breve dovrebbero pubblicare quella nuova.
[2] Fonte :
www.alptransit.ch